III Domenica di Quaresima
“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”
a cura di
don Salvo Miscio
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
La legge fu data per mezzo di Mosè
Dal libro dell’Èsodo
Es 20,1-17
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 18 (19)
R. Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. R/.
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. R/.
Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. R/.
Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. R/.
Seconda Lettura
Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 1, 22-25
Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Canto al Vangelo
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.
R. Lode e onore a te; Signore Gesù!
† Vangelo
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 2,13-25
Si avvicinava
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per
Dio conosce quello che c’è nell’uomo
Dio conosce l’uomo e il popolo con cui sta stringendo un patto di alleanza. Dopo averlo gratuitamente salvato dalla schiavitù in Egitto, da il decalogo per regolare i rapporti con Lui e tra di loro. La legge è necessaria per regolare un rapporto nato dopo una esperienza nella quale un popolo ha sperimentato la vicinanza e l’amore del suo Dio (I lettura). Non sempre la logica di Dio però è chiara agli occhi degli uomini. Anzi si rivela contrapposta alle vedute umane (II lettura). Gesù farà la sua buona fatica per purificare luoghi e mentalità del suo popolo. Libera con la forza dei gesti e delle parole il Tempio dalle mercanzie e soprattutto cerca di guidare la gente ad una realtà più ampia della fede e del culto. Non solo nel Tempio non si deve fare mercato ma ogni sacrificio è inutile, perché il culto vero è quello di Gesù stesso, che darà la vita per la salvezza di tutti e il terzo giorno risusciterà (Vangelo).