Pentecoste
"Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”
a cura di
Don Salvo Miscio
Prima Lettura
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare
Dagli Atti degli Apostoli
At 2, 1-11
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».
Salmo Responsoriale
Salmo 103 (104)
Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature. R/.
Togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. R/.
Sia per sempre la gloria del Signore; gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto, io gioirò nel Signore. R/.
Seconda Lettura
Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 12,3b-7.12-13
Fratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.
Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
Canto al Vangelo
R. Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
R. Alleluia.
† Vangelo
Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 20,19-23
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Convivialità delle differenze
E’ bella l’esperienza di sentirsi a casa anche in un luogo estraneo, tra gente che non conosci, e percepire un feeling immediato con la persona con cui parli per la prima volta. Simmetricamente, è alienante stare accanto a gente di tua conoscenza e avere la sensazione di essere solo e lontano da essa. Tutti gli stranieri giunti a Gerusalemme per una qualche simpatia con la religione dei giudei, restano meravigliati all’udire i discepoli del Signore, fino a quel punto ammutoliti dalla paura, parlare le loro lingue e, soprattutto, annunziare cose che riguardano la loro vita (I lettura).
Il dono dello Spirito Santo non solo trasforma i timorosi in fervidi testimoni, ma rende i presenti capaci di udire le cose di Dio. Il testo infatti non insiste tanto sul parlare dei discepoli ma sull’udire degli astanti. Prima ancora che annunciatori, lo Spirito ci rende ascoltatori. Solo Lui è capace di ricondurre il cuore dell’uomo alle cose essenziali e a rendersi conto che tutto viene da Dio. Così ogni cosa nella sua diversità, ogni persona nelle sue differenze è condotta ad una giusta convivialità (II lettura). Solo così si può costruire una pace duratura che non elimina ma esalta le peculiarità di ognuno, solo così si può legare la terra al cielo, anzi permettere al cielo di curvarsi sulla terra (Vangelo).
Auguri, Chiesa, oggi sei nata, oggi sei stata fecondata, oggi sei stata mandata a fare le stesse cose che ha fatto Gesù Cristo, anzi a farne di più grandi perché ogni potere è stato dato a te. Auguri, a te, Torre di Babele, che permetti a Chi abita i cieli di venire tra gli uomini.