di Francesco di Cosmo
Occorre prendere atto che il numero degli infortuni sul lavoro NON diminuisce significativamente dalla fine degli anni ’80 (dal triennio 1986- 89). Ciò è dovuto a varie cause, che hanno ridotto l’impatto prevenzionistico di numerose buone leggi, a partire dal decreto legislativo n 626 del 1994 e dalla recentissima Legge n. 123 dell’agosto 2007. Se si vuole effettivamente invertire la tendenza occorre intervenire sulle cause effettive, che sono:
– sanzioni, che oggi sono scarsamente deterrenti: quanti datori di lavoro sono stati effettivamente puniti con l’arresto a fronte di circa 20.000 morti sul lavoro?
– insufficienza delle risorse per l’attività di vigilanza e prevenzione (numero degli operatori, disponibilità di mezzi tecnici, agibilità e reperibilità, ecc.)
– insufficiente Informazione e Formazione ad ogni livello (dai controllori della Pubblica amministrazione, alle aziende, alle Scuole), ingigantita dalle trasformazioni anche tecnologiche del mondo del lavoro, che impongono un aggiornamento continuo – assenza diffusa della nomina dei RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e in più una loro scarsa formazione
– decentramento produttivo e precariato diffuso, che aumenta le difficoltà dei controlli sia delle ASL sia dei sindacati.
Francesco Di Cosmo