Michele La Fratta, accusato di estorsione, torna libero
La Corte d’Appello di Bari ha assolto Michele La Fratta, di San Giovanni Rotondo «per non aver commesso il fatto». Niente di particolare se non fosse che l’imputato ha atteso ben 23 anni per vedersi prosciolto da ogni accusa.
Nel 1991 La Fratta, oggi 67 anni, fu arrestato insieme ad altre sette persone con l’accusa di estorsione a danno di un costruttore, il quale dopo un primo rifiuto, cedette alle richieste estorsive dopo essere stato oggetto di un attentato dinamitardo e di un successivo avvertimento a colpi d’arma da fuoco al portone della sua abitazione.
Il giudizio di primo grado si è concluso nel maggio del 2005 con il Tribunale di Foggia che lo ha condannato a sette anni di reclusione. Tale decisione è stata confermata dalla Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Bari nel novembre del 2010. Sentenza poi annullata dalla Cassazione.
Oggi a 23 anni dai fatti, i giudici baresi hanno assolto l’imputato da tutte le accuse a suo carico. La Fratta ha richiesto un cospicuo risarcimento per l’ingiusta detenzione subita.