Sabato 7 luglio una solenne celebrazione per l’insediamento del tribunale ecclesiastico diocesano
Sabato 7 luglio sarà un grande giorno per la comunità cappuccina. Alle ore 18 infatti la Chiesa di San Pio ospiterà l’insediamento del tribunale ecclesiastico diocesano che avrà il compito di portare avanti la causa di beatificazione e canonizzazione di Fr. Daniele Natale. La solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta da S.Ecc. Rev. ma Mons. Michele Castoro, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e vedrà il giuramento dei membri del Tribunale Ecclesiastico Diocesano.
Nato a San Giovanni Rotondo l’11 marzo 1919 da Berardino e Angelamaria De Bonis, entrambi coltivatori e pastori, nel 1933 entra nel seminario cappuccino. Quel giorno, il 4 giugno, trova in sacrestia Padre Pio, pronto per fare da diacono durante la celebrazione eucaristica. Grande è la sorpresa e la gioia, perché Padre Pio da due anni era segregato.
In seguito fra Daniele ricorderà sempre che in quella circostanza Padre Pio gli mise la mano sulla testa, lo benedisse e gli disse: “Auguri, figlio mio” e dirà che quella fu la prima di una lunga serie di benedizioni e di auguri ricevuti dal padre.
Dopo aver girovagato la provincia di Foggia ritorna nel convento di San Giovanni Rotondo negli ultimi anni della vita di San Pio, il quale si offre come padre spirituale e, da padre amoroso, gli affida diversi compiti, tra cui quello di messaggero conferenziere ed animatore dei Gruppi di Preghiera.
Fra Daniele vive sotto la direzione spirituale e speciale di Padre Pio, mette in pratica i suoi suggerimenti, lo imita nella devozione a Gesù Sacramentato ed alla Vergine Santissima e lo segue sulla via del dolore e della sofferenza, ricevendo, tramite l’intercessione della Mamma Celeste e del suo padre spirituale, tante grazie e favori celesti per sé e per la gente che si affida alle sue preghiere ed ai suoi sacrifici.
Per ultimo, fra Daniele, offre la sua vita per il nipote Padre Remigio Fiore gravemente malato. A 75 anni di età, il 6 luglio 1994, fra Daniele, per volontà del Signore, chiude gli occhi alla luce di questo mondo e li riapre alla luce della beata eternità.
La tomba nella cappella di famiglia del cimitero di San Giovanni Rotondo, nella quale ora fra Daniele riposa, è meta continua di pellegrini che col passare del tempo diventano sempre più numerosi.