L’associazione Commercianti scrive al Sindaco
Le decisioni prese nel Consiglio comunale del 30 settembre scorso non sono andate giù all’associazione commercianti di San Giovanni Rotondo.
In una lettera protocollata l’indomani mattina i commercianti esprimo tutto il loro malumore al primo cittadino per i provvedimenti adottati, che danneggerebbero ancora di più le categorie produttive.
“Nell’incontro che abbiamo avuto con lei in data 8 agosto – si legge nella missiva inviata al Sindaco – ci ha sincerato che le aliquote sarebbero state riviste al ribasso per quelle categorie più colpite dalla Tares 2013. Per le altre categorie non ci ha potuto fornire un quadro chiaro perché doveva far quadrare i conti di bilancio in relazione ai tagli del governo centrale, ma ci ha comunque assicurato il suo impegno per cercare di non alzare le aliquote. Oggi se da una parte siamo contenti del taglio alle aliquote di quelle categorie maggiormente tartassate, allo stesso tempo non possiamo essere soddisfatti del generale aumento di tutte le altre. Avremmo apprezzato da parte sua una maggiore vicinanza alle nostre istanze abbassando le aliquote in via generale a tutte le categorie produttive della nostra città tenuto conto che rispetto alla vecchia Tarsu ci sono stati aumenti anche del 300%. Il giudizio della nostra associazione – conclude la lettera – è nel complesso insoddisfacente pertanto le comunichiamo che non abbiamo intenzione di rimanere impassibili di fronte a questi eventi che vedono ancora una volta inflazionate in maniera esponenziale le attività produttive, spina dorsale dell’economia di questa città, non escludendo azioni di protesta pubbliche e comunicazioni alle autorità competenti”.
I commercianti chiudono ricordando l’articolo 53 della costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.