Il primo cittadino a tutto campo sui risultati raggiunti e gli obiettivi per il 2021
Il Sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti si racconta alla Redazione di SanGiovanniRotondoNET in una lunga ed esclusiva intervista.
Tanti i temi affrontati: i risultati di questi primi 18 mesi di amministrazione, la gestione dell’emergenza Covid e gli obiettivi per il futuro per una “città normale” da lui tanto auspicata nella campagna elettorale del 2019.
Il primo cittadino si sofferma anche sulle opere che vedranno la luce nel 2021 e sul rilancio del settore turistico e culturale. Infine, conclude con i ringraziamenti a coloro che hanno lottato in prima linea nella dura battaglia contro il Covid 19.
Sindaco, siamo ad un anno e mezzo di amministrazione. Dopo i primi mesi di naturale assestamento la giunta messa in piedi all’indomani della vittoria elettorale ha cominciato a marciare a regime, seppur con alti e bassi. Soddisfatto dei risultati raggiunti fino ad ora?
Tenendo conto della situazione che stiamo vivendo, per via del Covid, certamente sono soddisfatto. Obiettivamente non va comunque dimenticato che il Comune è in difficoltà per via delle ormai storiche carenze di personale, tanto è vero che abbiamo preparato il concorso per l’assunzione di più di 20 persone; un fatto storico visto che di concorsi non se ne facevano da tantissimi anni. Poi per mia naturale propensione, sono un tipo che non si accontenta mai, quindi, dobbiamo fare ancora di più e meglio.
Nell’ambito dei lavori pubblici quello che salta all’occhio sono senza dubbio i lavori della fogna bianca che hanno interessato l’area di via Turbacci. Riuscirà quest’opera a risolvere una volta per tutte l’annoso problema degli allagamenti, in particolare nella parte sud della nostra città?
Io credo di si; il progetto è stato fatto apposta per risolvere questo problema, ma ricordiamo che si tratta di un progetto che è integrato con altri: dobbiamo fare anche le opere di mitigazione del rischio idraulico, la famosa gronda ovest, quindi anche quello limiterà fortemente il pericolo quando il tutto andrà a regime. Sono da poco cominciate le indagini geognostiche per l’elaborazione del progetto che è in mano al commissario regionale. Vorrei anche aggiungere che abbiamo avuto un finanziamento per la progettazione di un altro tronco di 1.200.000 euro e spero, anzi credo fortemente, che finalmente cominceremo a mettere in sicurezza tutto il territorio. Poi manca la gronda est e quella sarà poi la soluzione definitiva.
Dopo un primo anno di quiete all’indomani delle Elezioni Regionali anche all’interno della maggioranza consiliare sono nati i primi malumori. Quello che ha fatto più discutere è senza dubbio l’esclusione del consigliere Mauro Ciavarella dal gruppo dei Riformisti a seguito delle sue richieste di azzeramento della Giunta. Qual è stata la sua reazione in quei giorni e in che modo ha tentato di ricucire i pezzi all’interno della maggioranza?
Il lavoro che faccio è quotidiano, ed è quello di armonizzare le proposte e le idee dei vari gruppi politici che per fortuna non mancano. Si tratta di metterle insieme e fare sintesi e fino adesso ci siamo riusciti. Poi le questioni delle varie forze politiche diciamo appartengono più a delle loro dinamiche interne; per me non hanno determinato scossoni all’interno della maggioranza. Si tratta di una vicenda che riguarda quella formazione politica. Sia con Mauro Ciavarella, sia con il gruppo dei Riformisti ma anche con le altre forze politiche ho sempre mantenuto un atteggiamento di collaborazione e di ascolto e seguo con attenzione tutte le proposte che vengono da qualsiasi gruppo politico.
Pensa che nelle scorse Elezioni Regionali la nostra città abbia mancato un po’ un appuntamento che poteva essere storico? Quali sono a suo avviso i motivi delle continue debacle ogni qualvolta la nostra città cerca di entrare negli spazi che contano?
Dirò sicuramente una banalità, sono cose che dicono un po’ tutti quanti, quindi mi scuso per non essere molto originale: io credo che ben nove candidati in una città con 27.000 abitanti siano veramente troppi e quindi questa situazione non ha rappresentato un buon viatico per arrivare all’elezione di un nostro rappresentante in Regione. Abbiamo secondo me tutte le potenzialità e i numeri: è mancata evidentemente un’opera di sintesi delle varie proposte messe in campo.
Tra i temi caldi dell’ultimo periodo c’è la questione relativa alla gestione della Biblioteca. Pensa che l’idea di affidare il presidio “Michele Lecce” alle associazioni sia la soluzione migliore, anche in termini di risparmio economico per le casse dell’ente? Qual è la sua idea di rilancio? Un mero deposito di libri o spazio aperto all’innovazione e alle idee dei nostri giovani?
Allora io non mi sono mai mosso sul mero risparmio economico, non è quello che ha caratterizzato le scelte. È di tutta evidenza che la Biblioteca per carenza di personale non poteva assicurare neanche i servizi minimi e su questo punto vorrei chiarire un aspetto che secondo me qualcuno ha frainteso o ha voluto fraintendere: quando affermo che la Biblioteca è stata lasciata a sé stessa dico che la politica non ha mai preso decisioni per il rilancio di quel luogo, certamente non mi riferivo agli impiegati, a tutti i dipendenti comunali che hanno dedicato il loro lavoro sempre con grande disponibilità. Oggi stiamo facendo un esperimento: il mio sogno è quello di far diventare la biblioteca il centro di produzione culturale del Gargano, un luogo di aggregazione e di proposte. Questo si può fare solo sotto la regia del Comune perché la Biblioteca rimane uno spazio pubblico e tale deve rimanere. Ma deve anche essere un luogo su cui le associazioni, i cittadini coloro che hanno delle proposte devono portare il proprio contributo. Ecco perché accanto a questo tipo di gestione ci saranno altri interventi da fare: proprio in questi giorni la Regione ci ha accreditato il finanziamento di 1.750.000 euro per le librerie di comunità, il famoso progetto Community Library per la rivitalizzazione e la messa in sicurezza di tutti gli spazi pubblici dedicati alla cultura. Questo mi pare essere un primo passo, ci sono degli investimenti che stiamo facendo non solo di tipo economico ma anche di idee. Io ho voluto lanciare una sfida peraltro una sfida fatta attraverso un bando pubblico trasparente aperto a tutti e non indirizzato dalla politica, una sfida lanciata alle associazioni, ai giovani e a tutto il territorio per dare un luogo dove poter fare promozione culturale.
Parliamo dell’emergenza Covid: in questo 2020 è stata costretto a fare i conti con la pandemia che l’ha portata a prendere decisioni drastiche, a volte impopolari, ma come ha ribadito sempre lei, nell’esclusivo interesse della salute dei cittadini. Pentito di qualche scelta?
Mi sono sempre comportato seguendo una logica: arrivano i dati del contagio e sulla scorta di quello io comunico alla città, ho fatto parte di una filiera istituzionale che ha avuto come obiettivo principale la tutela della salute. Laddove si è trattato di prendere provvedimenti restrittivi l’ho sempre fatto: sono stato il primo a chiudere il cimitero, poi il Parco del Papa, ho anticipato anche le decisioni del Governo sull’uso delle mascherine 24 ore al giorno, ho chiuso alcuni spazi pubblici e alcune strade alla fruizione libera, ho chiuso il mercato settimanale anche quando era difficile prendere questa decisione. Ho inoltre limitato l’accesso alle scuole soltanto nell’ottica di conservare il più possibile e tutelare la salute pubblica. Dal momento in cui le norme a livello nazionale hanno consentito una maggiore libertà abbiamo deciso attenerci ai vari decreti nazionali. Una cosa ci tengo a dire sopra ogni cosa: noi ne usciremo se ci comporteremo responsabilmente, non c’è altra strada. Se osserviamo le minime regole presto questo incubo finirà. Negli ultimi giorni abbiamo già assistito ad una notevole diminuzione dei contagi in città. Dobbiamo continuare su questa strada senza allentare la presa.
Capitolo scuola, secondo lei si ripartirà regolarmente a gennaio? Da professore e da genitore pensa di aver fatto tutto il possibile per garantire a tutti il diritto allo studio salvaguardando anche il diritto alla salute?
Allora, conciliare il diritto alla salute con il diritto allo studio è stata la vera sfida. Io spero e credo che le scuole riapriranno a gennaio dopo le festività natalizie. In quale forma e con quale modalità questo non sono in grado di dirlo anche perché è una decisione di competenza dello Stato e della Regione: didattica mista, in presenza, vedremo quello che succederà. Non intendo tenere lontano dalle scuole i nostri figli, a meno che le autorità sanitarie non prendano provvedimenti in base all’andamento del contagio. La chiusura di questo periodo è dovuta ad una situazione epidemiologica grave, una decisione anche impopolare ma che ci permetterà, con il calo di contagi di cui parlavo prima, di aprire le scuole a gennaio in modo che finalmente si possa ritornare nel luogo deputato all’istruzione dei nostri ragazzi.
Parliamo di turismo: è stato un anno nero per la nostra città e per gli operatori turistici e commerciali. Avete pensato ad una strategia di rilancio per il settore? In che modo il Comune ha aiutato queste categorie tra le più penalizzate dalla pandemia?
Nei limiti in cui è stato possibile adottare provvedimenti l’abbiamo fatto. E cioè abbiamo rimodulato la Tari concedendo la possibilità di non pagare per i mesi di chiusura. Abbiamo eliminato anche il checkpoint nel periodo in cui si poteva viaggiare per dare un maggiore impulso alle attività turistiche, ora è più difficile per via delle restrizioni. Quest’anno purtroppo abbiamo mancato una grande occasione, la prima programmazione seria degli eventi e del rilancio dal punto di vista comunicativo della nostra città. Avevamo in mente un piano di restyling dell’immagine di San Giovanni Rotondo, ma la pandemia ci ha costretti a dover rimandare. C’è stato un tentativo con il marchio MyGargano sviluppato con l’agenzia Scopro di Monte Sant’Angelo dove per la prima volta se non sbaglio 13 comuni garganici si sono messi insieme per costituire una strada maestra per la promozione sinergica del nostro territorio. Abbiamo costituito la Consulta per il turismo: per la prima volta abbiamo programmato il piano di azione che però non abbiamo potuto mettere in atto per i motivi conosciamo benissimo. Non appena sarà possibile metteremo in campo tutte queste risorse. Io voglio investire molto nella promozione del territorio: ho fatto una promessa in campagna elettorale e cioè utilizzare la tassa di soggiorno per la promozione turistica e purtroppo quest’anno non abbiamo usufruito degli introiti legati a questa imposta e quindi la promozione turistica ha dovuto cedere il passo.
Cosa si augura Michele Crisetti per il 2021 e quali sono gli obiettivi per il nuovo anno? San Giovanni Rotondo è vicina a diventare la città normale da lei tanto auspicata nella sua campagna elettorale?
La città normale è un percorso: se qualcuno pensava che in pochi mesi avremmo sistemato tutti i problemi della città evidentemente non conosce il mondo come va. Nel 2021 ci saranno tutti i cantieri e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in programma. Noi in quest’anno e mezzo siamo stati occupati a sciogliere la famosa matassa di tante questioni veramente complicate per mettere in campo le risorse e arrivare ad ottenere gli strumenti di carattere tecnico per poter fare le opere di primaria importanza: pubblica illuminazione che parte appunti dal 2021, rigenerazione urbana e termine dei i lavori della fogna bianca. È stato concluso l’iter per il CIS: abbiamo l’occasione storica di cambiare il volto della nostra città o comunque di migliorarla profondamente. In primavera avremo il nuovo parco macchine del trasporto pubblico locale con 4 autobus ibridi per un appalto complessivo 1.900.000 euro.
Interverremo per la bitumazione di moltissime strade come via Pertini ad esempio dove completeremo l’asfalto e i marciapiedi con la realizzazione della pista ciclabile, della pubblica illuminazione e dell’impianto fognario. Ecco nel 2021 ci saranno molti ‘disagi’ per i cittadini in quanto ci saranno moltissimi cantieri. Un disagio che sarà in poco tempo ripagato da tutti i benefici in termini di circolazione veicolare e decoro urbano. Sarà restaurata dopo oltre un secolo la Vittoria Alata in Piazza Europa, con un intervento di manutenzione straordinaria che porterà nuova luce al monumento simbolo dei nostri caduti in guerra.
Abbiamo iniziato e continueremo con le opere del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, abbiamo dato l’incarico per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che è diverso dal Piano del Traffico. Ci sono 750.000 euro per la riqualificazione dello Stadio comunale e poi c’è il piano per la videosorveglianza in accordo con la Prefettura, con cui abbiamo sottoscritto un Patto per la Sicurezza del valore di 900.000 euro. Attenzione massima su tanti fronti.
Altro tema su cui continuiamo a batterci è la corretta raccolta differenziata e la lotta all’abbandono dei rifiuti: la battaglia non è stata ancora vinta, ci sono ancora comportamenti scorretti di una minima parte della cittadinanza, per questo bisogna continuare in maniera ancora più determinata l’azione di controllo e vigilanza.
Ricordo inoltre i tanti interventi di sostegno alle famiglie messi in campo durante questo periodo di pandemia. C’è stata veramente una bella prova di tutta la città sia pure in un momento tragico. La cittadinanza ha risposto con il cuore: l’anima solidale di San Giovanni è venuta fuori in maniera eccezionale. Il mio ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati, tutte le organizzazioni di Protezione Civile, il Comando dei Vigili che hanno fatto un lavoro straordinario così come il personale dei servizi sociali che in quel periodo si sono spesi con tutte le loro forze e oltre, non conoscevano orario facendo straordinari senza battere ciglio. Grazie anche alla Caritas che ha coordinato un po’ tutte le iniziative. Abbiamo speso tutti i fondi messi a disposizione per un ammontare di circa 270.000 euro.
Ricordo inoltre che finalmente abbiamo adeguato l’asilo nido da 25 bimbi ora ne potrà ospitare 60.
Sono tante le persone e gli enti da ringraziare: la nostra Casa Sollievo che ha dimostrato con tutti i suoi dipendenti la grande forza per affrontare questa dura prova, segno che in questa città ci sono uomini e risorse necessarie anche per affrontare i momenti più tristi e di questo dobbiamo esserne orgogliosi. Ringrazio la BCC che ha messo in campo misure di sostegno per famiglie e imprese senza tirarsi indietro di fronte alle richieste di aiuto. Infine permettetemi un abbraccio virtuale alla comunità dei frati così duramente colpita nell’ultimo mese a causa del Covid. A loro, che sono i custodi dell’eredità spirituale di Padre Pio, va l’augurio di tutta la città. Nello scorso mese di marzo abbiamo portato il gonfalone del comune di San Giovanni Rotondo sulla tomba di Padre Pio. Ecco vorrei che questo gonfalone ritornasse in città con una processione nel momento in cui usciremo, spero presto, dalla pandemia. È una promessa e un augurio per il prossimo anno.
Permettetemi infine un pensiero per Leonardo Zoccano, dipendente comunale scomparso pochi giorni fa a causa del Covid. Non lo dico per circostanza, Nardino era l’anima del Comune, quando c’era un problema era il primo a mettersi a disposizione per risolverlo. È stato un vero esempio di servizio alla comunità. Non sarà facile sostituire un professionista, un uomo come lui. Alla sua famiglia va il mio più caro e affettuoso abbraccio, così come a tutte le famiglie dei nostri concittadini scomparsi a causa di questo terribile virus.
In conclusione cos’altro vorrebbe comunicare ai suoi concittadini?
Due semplici cose: una raccomandazione ed un messaggio di speranza.
Sarò monotono fino alla noia ma vorrei che ciascuno rispettasse le semplici regole che tutti ormai conosciamo bene da mesi (distanziamento, mascherine e igiene delle mani) e ovviamente le indicazioni governative del “Decreto Natale”.
Mi rendo conto che quello che ci prepariamo a vivere sarà un Natale diverso da quelli passati, più intimo e non meno autentico, dobbiamo impegnarci tutti a proteggere le persone più fragili cercando di trascorrere questi giorni di festa con forte senso di responsabilità.
Con questo auspicio mi sento di formulare attraverso SanGiovanniRotondoNET i miei più sinceri auguri alla cittadinanza tutta.