Chi firma i documenti del partito? Questo è il grande enigma…
Un Partito è un Partito. Ha una linea politica e, normalmente, è condivisa da tutti coloro che fanno parte di quel Partito. Rispondere ad una questione sollevata da un Partito chiedendo le generalità del singolo che lo ha scritto è sinonimo di una visione di Partito fondata sui singoli e sulle correnti che nulla hanno a che vedere con l’unità e la coesione.
E’ curioso che ci venga chiesto in più occasioni, da due assessori del PD, chi scrive i nostri documenti. Come se una sigla non bastasse. Come se l’Italia dei Valori di San Giovanni Rotondo fosse riconducibile ad una sola persona.
Purtroppo (per voi) non è così.
L’IDV è una scuola di pensiero nuova. E’ un nuovo modo di concepire la politica e soprattutto un nuovo modo di comunicare che piace a molti e che moltissimi ci riconoscono. Sono centinaia i cittadini che condividono la nostra linea politica e sono proprio loro che ci spingono ad andare avanti affinché le cose cambino. Chi deve dare delle risposte non è certo l’IDV che nulla ha a che fare con la gestione attuale della cosa pubblica. Oggi le risposte dovreste darle voi. Risposte chiare, reali e trasparenti, affinché tutti sappiano esattamente come stanno le cose.
Eh si perché quando si è eletti per amministrare la cosa pubblica è proprio al popolo che si deve dar conto. Dunque anche stavolta cogliamo l’occasione per porvi un altro paio di domande molto interessanti: perché l’Assessore all’urbanistica afferma che il Politecnico di Milano (che sta disegnando il futuro della nostra città) non ha pronunciato dei ‘SE’ riguardo alle vostre proposte? A noi risulta il contrario.
I ‘SE’ sono stati pronunciati e restano ancora lì, grandi come una casa o un palazzo (dipende dall’indice di edificabilità di quei terreni ‘graziati’ dal vostro PUG). E quei ‘SE’ interrogano la coscienza di tutti i cittadini. Interrogano la coscienza degli elettori del PD, un Partito che esprime la maggioranza di governo ma che non si esprime, come dovrebbe, sulle questioni che realmente interessano il paese.
E ancora, perché afferma che le nostre proposte sono state accolte? Se così fosse avremmo creato già una voragine nella maggioranza in quanto verrebbero meno le principali motivazioni che regolano le vostre azioni politico-amministrative.
A tal proposito riteniamo opportuno evidenziare che la Delibera n. 56 del 2010 pubblicata sulla rete civica dal 15/09/2010, data dalla quale decorrono i dieci giorni di deposito presso la Segreteria Generale del Comune e i successivi venti giorni entro i quali possono essere presentate le osservazioni da parte di chiunque, non è altro che la trascrizione del Consiglio Comunale dell’1/09/2010. Avremmo gradito una Delibera più chiara contenente una sintesi inequivocabile delle osservazioni accolte. Purtroppo, la poco chiarezza della delibera pubblicata, insieme alla mancata rielaborazione di una nuova planimetria di riferimento, continua (dopo la pubblicazione del DPP contenente un linguaggio tecnico non accessibile a tutti) a non mettere i cittadini in condizione di comprendere l’idea di città che si vuole proporre.
Il coordinamento cittadino dell’Italia dei Valori, all’unanimità, porge i migliori saluti.