Chi doveva garantire i cittadini?
L’aria di crisi, che si respira in questi ultimi tempi in Italia, rappresenta un ulteriore onere per la nostra comunità locale, che si va a sommare agli innumerevoli casi di default preesistenti, causati da una cattiva gestione della macchina politico-amministrativa. Negli anni, il cumulo delle varie vicende fallimentari non ha fatto altro che gravare sull’economia locale e frenare lo sviluppo e la crescita della nostra cittadina. La “Lista degli ErroriOrrori” lunga, ma ci limitiamo a segnalare solo alcuni dei più recenti casi di cattiva amministrazione verificatesi nel nostro territorio: il fallimento dell’Agropolis, l’Actor Dei, la mancata costruzione della Piscina comunale, la costruzione degli Alberghi in deroga, la mancata realizzazione dell’istituto scolastico Polivalente, la mancata realizzazione della zona Pip, la mancata approvazione del Piano Urbanistico Generale, del Piano del traffico e le numerose sentenze che hanno condannato il nostro Comune a risarcire danni, che in alcuni casi ammontano a milioni di euro.
Dall’anno 2000 ad oggi, molteplici sono state le amministrazioni comunali che si sono susseguite, sia di centro-destra che di centro-sinistra, oltre a due periodi di gestione commissariale prefettizia. Sebbene l’alternanza centrodestra-centrosinistra rappresenti una vera e propria garanzia per la democrazia, è pur vero che, ad ogni cambio di amministrazione, i «gestori della cosa pubblica» si sono passati un testimone carico di errori, imperizie, sperperi e fallimenti, che si sono protratti fino ai giorni nostri. Ora, stiamo pagando le conseguenze di un’imprudente condotta di amministratori locali troppooccupati a salvaguardare gli interessi privati e non quelli collettivi. In questi casi, quando si presenta il conto, spesso troppo salato, a nulla serve accusarsi a vicenda. Anche perché sebbene le responsabilità maggiori siano a capo degli stessi amministratori, durante i periodi di assenza delle amministrazioni e nei periodi commissariali sono i dirigenti di settore che dovrebbero vigilare e garantire la continuità dell’azione amministrativa.
Allo stato attuale dei fatti, dinnanzi ad un potenziale nuovo default – quest’ultimo legato alla vicenda GEMA – che con molta probabilità arrecherà ulteriori danni economici alle casse comunali, attendiamo di prendere visione della relazione del Dirigente del settore, il dott. Nicola D’Elia, al fine di verificare i contenuti dei contratti che il comune ha sottoscritto con la società Gema e le cadenze dei versamenti acquisiti dal nostro comune e di dare un giudizio sull’operato delle amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e della dirigenza, che avrebbero dovuto essere una garanzia per il Comune. In attesa di una pacifica risoluzione del caso, ci auguriamo che chi siede da molto tempo nei banchi di rappresentanza cittadina si assuma tutte le proprie responsabilità dinnanzi all’ennesimo caso di fallimento collezionato. Auspichiamo, inoltre, che tutti i «costi degli errori» vadano interamente addebitati a chi li ha commessi e non all’inerme cittadinanza che, ingiustamente, li ha dovuti, li deve o li dovrà subire.
In conclusione aldilà degli schieramenti, sempre più è dimostrato che l’amministrazione della Cosa Pubblica và affidata a gente competente e di provata affidabilità e credibilità e i tempi sono maturi per mandare a casa questa vecchia classe politica per dar luogo ad un rinnovamento dell’amministrazione pubblica sia negli uomini che nei modi.
Il coordinamento cittadino IDV