Intervista a Don Don Salvatore Miscio, membro della giuria d’onore
Don Salvatore Miscio, co-responsabile della Pastorale Giovanile della Dicoesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, è membro della giuria d’onore del JPII JAMMIN’ FESTIVAL, la manifestazione canore dedicata a Giovanni Paolo II. A lui abbiamo rivolto alcune domande sulla prima serata.
Quali sono state le prime impressioni?
Le prime impressioni sono tutte positive. È una bella manifestazione e soprattutto c’è musica di grande qualità perché abbraccia generi musicali tutti diversi e quindi ho ammirato molto il “coraggio” degli artisti nel proporre qualcosa di nuovo.
Quali sono state le emozioni?
È stato molto emozionante soprattutto quando c’erano immagini, canzoni e riflessioni incentrate sulla figura di Giovanni Paolo II.
Hai fatto parte dell’organizzazione o hai seguito la cosa totalmente da esterno?
Il 3 dicembre del 2006 ho avuto il piacere di presentare il tema, la lettera agli artisti di Giovanni Paolo II nell’auditorium della chiesa di San Pio; poi il merito va all’organizzazione che ha speso molta energia per la realizzazione del festival.
Conosci gli artisti in gara?
Alcuni li conosco sia professionalmente che personalmente. Vinvè ha avuto, per esempio, l’ispirazione per la sua canzone proprio nella mia parrocchia a Vieste. Lo ha raccontato anche ieri prima della sua esibizione. La notte che Giovanni Paolo II è morto, era venuto a pregare. Si era messo in fondo alla chiesa mentre noi eravamo raccolti in preghiera. Il giorno dopo è andato a Roma. In entrambi i posti, a Vieste e a Roma ha visto i simboli dell’alfa e dell’omega e da lì ha avuto poi l’ispirazione per la sua canzone.
Vuoi lanciare un messaggio agli organizzatori?
Innanzitutto i miei complimenti per aver mosso così bene una macchina ingente e così efficace. Ho solo un piccolo suggerimento per il prossimo anno. Vista l’importanza della kermesse sarebbe meglio localizzare un luogo più grande per permettere a tutti di esserci, altrimenti resta un evento per pochi appassionati, mentre ritengo sia giusto coinvolgere l’intero territorio.
M.A.