San Giovanni Rotondo con
il suo 12% di raccolta è ben lontano dalle indicazioni normative
Com’è
noto, alla precedente amministrazione abbiamo sollevato il problema delle “isole ecologiche” non utilizzate
secondo gli obiettivi iniziali che prevedevano l’uso di tessere magnetiche per
verificare e premiare i cittadini che differenziavano di più.
L’aver
rotto il muro di omertà causò non poche manifestazioni di nervosismo e
polemiche da parte degli amministratori interessati.
Oggi
ritorniamo sulla problematica poiché siamo convinti che incrementare la
percentuale di raccolta differenziata oltre ad essere un dovere (la nuova
normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012) è un’occasione per
ridurre il costo della “TARSU” per i Sangiovannesi.
In
Italia sono molti i Comuni come Torino, Salerno e la cittadina pugliese di
Monteparano (TA) che ottengono risultati lusinghieri che possono essere presi ad
esempio per programmare urgentemente un metodo che possa migliorare la
situazione attuale che non ci fa onore. Infatti, basta far riferimento ai dati dell’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia relativi a San Giovanni Rotondo
nei primi mesi del 2011 riportati nella tabella successiva, per rendersi conto
che mediamente ci attestiamo a circa 12% di RD contro il 65% su richiamato.
Mese |
Indifferenz. |
Differenz. |
Tot. |
Rif.Diff. |
Prod. |
842.180,00 |
132.420,00 |
974.600,00 |
13,59 |
36,82 |
|
704.440,00 |
89.306,00 |
793.746,00 |
11,25 |
29,99 |
|
818.610,00 |
120.120,00 |
938.730,00 |
12,80 |
35,47 |
|
860.540,00 |
112.020,00 |
972.560,00 |
11,52 |
36,74 |
|
TOTALE |
3.225.770,00 |
453.866,00 |
3.679.636,00 |
12,335 |
34,754 |
Ribadiamo
che attualmente l’uso delle isole
ecologiche è ridotto a contenitori interrati a basso impatto visivo
difficilmente ispezionabili da parte degli operatori che devono programmare lo
svuotamento. Il numero limitato delle stesse, anche se riportate all’uso
originario, non può risolvere la problematica che invece può trovare soluzione
incrementando il “porta a porta” ed utilizzando incentivi reali che applichino
il principio “più ricicli più risparmi”.
Nell’attesa
che s’intraprendi una strada per la soluzione di questa problematica,
proponiamo con urgenza di sensibilizzare la cittadinanza e gli operatori del
settore perché s’impegnino, tutti, nella chiusura dei cassonetti che spesso in modo indecoroso e poco igienico si
presentano senza coperchi o con coperchi aperti.
Fiduciosi
che a breve l’attuale amministrazione si dedichi alla risoluzione del problema
segnalato, noi saremo vigili sull’evolversi del fenomeno invitando anche i cittadini a consultare il sito www.rifiutiebonifica.puglia.it
per verificare come cambia nel tempo la percentuale della raccolta
differenziata nel nostro Comune.
Il Coordinamento
IDV