di Piero Russo
Se qualcuno riuscisse ad entrare nella testa di quei giornalisti che sono seduti comodamente in poltrona e si arrogano il diritto di poter decidere sulle sorti di una città, se qualcuno capisse che fare il giornalista è un lavoro per la gente e non contro la gente, se qualcuno sapesse che dare notizie cattive a tutti i costi è pari a quei professorucoli universitari appena arrivati, che per darsi importanza bocciano a tutto spiano solo per farsi una "fama"… se qualcuno lo capisse, il giornalismo sarebbe un’arte, una disciplina eletta, dove si va avanti per meritocrazia e non per politica, spintarelle.
Che poi, queste spintarelle sono controproducenti per il politico stesso, che inserisce soggetti che certo non gli fanno fare bella figura. Ma in fondo a chi interessa se si dice che Peschici è inagibile quando lo è, che il Gargano, da Peschici a Vieste (attenzione, sono
Il fuoco non ha ucciso le speranze di chi ha visto le fiamme distruggere un pezzo di storia garganica, lo hanno fatto certi sporovveduti che si fanno chiamare giornalisti… solo per lo scoop (qualcuno insegnasse loro cos’è uno scoop), solo per i trenta euro a pezzo. Se l’ordine dei giornalisti controllasse davvero… questo sarebbe un mestiere che in pochi sarebbero in grado di fare, ma almeno lo farebbero seriamente e con la giusta passione, unita alla indispensabile professionalità.
Piero Russo
Da: www.ilgrecale.it