“Ora
sono io a chiedere le dimissioni di chi intende disattendere ai suoi doveri di
Consigliere comunale”
Preg.mi Consiglieri Comunali,
il prossimo 14 dicembre il Consiglio
comunale è chiamato ad assumere alcune decisioni di rilevante interesse per la
comunità: in primo luogo il programma 2011 per l’attuazione del diritto allo
studio e, di seguito, una lunga serie di riconoscimenti di debiti fuori
bilancio.
Faccio un appello al Vostro senso di
responsabilità, affinchè si comprenda che la mancata approvazione, entro il
termine del 15 dicembre, della deliberazione sul diritto allo studio comporterà
il mancato riconoscimento, da parte della Regione Puglia, dei fondi necessari
per cofinanziare l’acquisto dei libri scolastici di testo, il servizio
scuolabus, il servizio di mensa scolastica, il servizio di asilo nido, con
evidenti ripercussioni, in caso di mancata approvazione, sulle tasche dei
nostri concittadini che dovranno accollarsi il maggior costo.
Alla stessa maniera, il riconoscimento di
numerosi debiti fuori bilancio, la cui approvazione è stata concordemente e
unanimamente rinviata agli esiti della indagine svolta dalla commissione
consiliare appositamente costituita, qualora non approvato con tempestività,
rischia di generare un consistente aggravio di spese, ove i creditori diano
seguito alle temute azioni di precetto.
Non mi attarderò a moraleggiare sui doveri
del Consigliere comunale, sulla sterilità e inopportunità di una azione che
subordina l’interesse della comunità ad una questione politica dal sapore
personalistico, sulla necessità di concentrare le ragioni di legittima
contrarietà principalmente sulle questioni che hanno un calibro politico,
facendo salve, al contrario, quelle questioni che rivestono indiscusso
interesse collettivo.
Non c’è alcun onore, non c’è da celebrare
alcuna vittoria nel disertare un Consiglio comunale in questo modo: così
facendo, non si compie una mancanza nei confronti del Sindaco, della sua
amministrazione o, nel caso specifico, del Presidente del Consiglio comunale,
ma una mancanza nei confronti della città!
Ho ascoltato le rimostranze di chi non
accettava di svolgere il ruolo di Consigliere comunale come puro e semplice
“ratificatore” di decisioni assunte altrove.
Ho ascoltato cori a chiedere le dimissioni
del Sindaco.
Ora sono io a chiedere le dimissioni di chi
intende disattendere ai suoi doveri di Consigliere comunale nel nome di una
questione politica che, se così posta, mostra tutti i suoi limiti.
Gennaro
Giuliani
Nota della redazione:
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