Non ascoltano ! ..e neanche parlano!
Un’amministrazione, incapace di ascoltare i propri concittadini, non e in grado neppure di parlare. Di fatto, è ciò che sta avvenendo a S. Giovanni Rotondo.
Questa maggioranza, da più parti sollecitata e richiamata al proprio dovere istituzionale, compreso quello di individuare processi sostanziali di partecipazione alle scelte pubbliche, continua imperterrita a litigare sulla occupazione delle poche poltrone a disposizione (e che vengono scambiate a ritmo di valer).
Si azzuffano per cercare di governare la città e, così facendo, non governano niente.
I cittadini sono ormai saturi di questo modo di agire la politica.
Per noi Verdi questo loro agire è un segno di arrogante debolezza, un metodo che non ci appartiene anche e quel centrosinistra che abbiamo contribuito realizzare non c’è più.
Questa loro arrogante debolezza li pone nella condizione di eludere qualsiasi confronto, sia con i cittadini sia con gli altri partiti; un confronto per noi necessario non per individuare nomi di assessori, ma per individuare le vie da percorrere per lo sviluppo della città.
Noi, come partito dei Verdi, nella consapevolezza della nostra umile forza, cerchiamo un modo differente di far politica, più vicino ai cittadini, alla qualità della vita e dell’ambiente, alle imprese, agli operatori sociali e culturali, ascoltandoli e proponendo modelli differenti di partecipazione e di condivisione delle scelte.
Un agire politico differente, lo stesso col quale ci siamo impegnati in occasione delle elezioni amministrative di due anni fa, un impegno proseguito con l’incontro tra le segreterie dei partiti a Pulsano nel novembre del 2005, poi ancora con le iniziative pubbliche sul nuovo depuratore, sui rischi ambientali e sul PAI, ed ultimamente con la tavola rotonda: “Quale futuro per S. Giovanni Rotondo”.
Il paese ha bisogno di questo e di altro ancora; innanzi tutto di una analisi profonda della sua struttura sociale, economica e culturale; darsi obiettivi raggiungibili condivisi con la maggioranza degli attori locali; per questo ha bisogno di competenze qualificate ed infine, ha bisogno di amministratori competenti che facilitino questi processi.
Se, come da più parti verifichiamo, la politica si riduce invece al melodramma di questi ultimi 12 mesi, con la rassegnazione di lasciare che il paese continui a crescere caoticamente come ha fatto fino ad ora, essa è destinata al suicidio.
Due appelli allora.
Il primo ai cittadini: quando si va a votare, votiamo per competenze non solo per amicizia o parentela.
Il secondo ai politici locali (futuri soprattutto): ascoltate la città; parlate, sedetevi a discutere pubblicamente dei problemi del paese e del suo bene futuro.
Associazione Verdi San Giovanni Rotondo