Fania e Miglionico: “Assunzione di responsabilità politica e civile nei confronti di San Giovanni Rotondo. Il bene della città prima di quello politico, partitico e personale”.
Dopo giorni di rumors è arrivata una semi-ufficialità: i due consiglieri comunali dell’UDC Pietro Fania e Giuseppe Miglionico si appresterebbero ad entrare nella maggioranza di governo guidata da Luigi Pompilio. I due hanno scoperto le carte tramite un comunicato diffuso questo pomeriggio:
“L’ondata dell’antipolitica e della protesta nei confronti dei partiti tradizionali ha investito anche la nostra città”, si legge nella nota.
“Le quasi 3000 preferenze che i sangiovannesi hanno espresso per il Movimento 5 Stelle, per Beppe Grillo, ci inducono ad una serie e profonda presa di coscienza. Diciamo subito che gli elettori non sbagliano, il loro voto, nei vari periodi storici, ha sempre rispecchiato l’andamento sociale ed economico dei territori e della Nazione. Anche stavolta è stato così. I motivi sono diversi. – sottolineano Fania e Miglionico – Ad iniziare dal comportamento di alcuni consiglieri di maggioranza che, dal mese di agosto, tengono in ostaggio non solo il governo cittadino ma tutta la città. Le loro continue esternazioni, pubbliche e private, hanno di fatto paralizzato l’azione politica ed amministrativa da diversi mesi. Hanno preferito, per lungo tempo, mettere tutti in attesa di una loro decisione: sciogliere il Consiglio comunale o continuare, forse meglio dire partire, con un’azione di governo che risponda alle esigenze dei cittadini. Pur avendo la disponibilità di una intera opposizione, i falsi contestatori di centrodestra, hanno preferito tirarsi indietro all’ultimo momento per “mercanteggiare” una posizione di privilegio all’interno della maggioranza. Atteggiamento che ha, ulteriormente, motivato il voto dell’antipolitica. La nostra speranza è quella che chi è rimasto in maggioranza ci resti per un impegno definitivo al benessere della collettività”.
I due consiglieri si dicono pronti ad affrontare di petto le questioni urgenti della città: “Noi, come gruppo consiliare dell’Unione di Centro, non ci presteremo più al gioco di chi vuole la stasi e la paralisi completa della nostra città. Per tutte le cose di interesse collettivo, – concludono i due rappresentanti dello scudocrociato nella massima assise municipale – vedi Piano Urbanistico Generale, Fogna Bianca, piscina coperta, bitumazione delle strade e sistemazione delle aree urbane, iniziative atte al rilancio dell’economia e del turismo, l’Udc non farà mancare il proprio apporto. Ci mettiamo all’opposizione dei disfattisti, all’opposizione di coloro che antepongono il bene del proprio partito o della propria posizione politica al bene di San Giovanni Rotondo e dei sangiovannesi. Siamo convinti che solo in questo modo, dando risposte concrete ai bisogni della gente, nella nostra città possa ritornare un clima di maggiore serenità politica, economica e sociale. Siamo convinti che solo con un atteggiamento rivolto al bene comune l’antipolitica possa trovare un ostacolo concreto, fatto di idee, di uomini, di donne e di progetti concreti”.
Justice
Siamo un paese di corrotti e incapaci. Mancanza dei servizii sociali, settore dell’urbanistica incapace, servizio dell’ordine scadente. I nostri “politici” sono solo una massa di egoisti, io mi sono stufato di certa gente, avete mangiato quindi adesso andate a casa, che ci avete ridotto allo schifo. O andate via o cominciamo a mettere in atto una protesta sotto il municipio perchè non ne possiamo più. E fate sparire quella scritta “città dell’accoglienza” e cambiatela con “città dei magna magna” perchè ci meritiamo solo questa.
Matteo De Vita
hook
Dubbi e perplessità dopo quest’ultimo avvenimento più che mai raddoppiati. Dopo un presunto accordo cittadino UDC -Socialisti, alle ultime politiche, ecco che ci ritroviamo due, consiglieri di opposizione che fino a ieri ne hanno dette di cotte e di crude contro l’attuale maggioranza, certo pararsi dietro una scelta di responsabilità ci pare quantomeno fuori luogo visto che si tratta di un vero e proprio soccorso nei confronti del sindaco. Speriamo che i buoni propositi si avverino, ma credo più ad una sorta di passaggio a vuoto che di un vero e auspicato cambiamento, non è certo questa la svolta che il paese si aspettava, anzi si ha più l’impressione, da parte dell’opinione pubblica di un “dammi che ti do”. Nella speranza di essere smentito continuo a piangere me stesso.Giovanni Canistro