“Chi ha detto che i sogni non si realizzano?”
Una sera, passeggiando, ho incontrato in piazza Mario Zipeto, vice-presidente, dell’Associazione Sportiva Dilettantistica, ATLETICA PADRE PIO, di San Giovanni Rotondo, con sua moglie. Ci siamo salutati, abbiamo fatto quattro passi insieme e giunti davanti la Scuola Primaria “Michele Melchionda”, Mario si è fermato contemplandone la facciata quasi come se ne studiasse la struttura. Gli ho chiesto cosa stesse pensando e lui ha affermato di avere un grande sogno: quello di vedere il lato sud della facciata della detta scuola, illuminata da luci colorate, corrispondenti al tricolore della nostra bandiera italiana. Ho pensato che l’idea era bella, ma irrealizzabile.
Gli ho risposto che non mi meravigliavo affatto della sua aspirazione, conoscendo la sua passione per lo sport, per l’atletica e i suoi sentimenti patriottici tipici degli sportivi, che hanno uno speciale legame emotivo con la bandiera della nostra patria.
Qualche sera dopo, l’ho rincontrato e mi ha comunicato di aver proposto la sua idea ad un gruppo di cittadini che avevano espresso subito entusiasmo. Ha aggiunto che stava preparando la richiesta scritta da inoltrare al Sindaco della nostra città, ing. Luigi Pompilio e al Dirigente Scolastico, dott. Gennaro Masulli, della Scuola Primaria “Michele Melchionda”. Gli ho comunicato che l’idea che aveva avuto era proprio bella e che gli auguravo di vedere realizzato il suo sogno, tanto più che ora lo condivideva con i suoi amici, Roberto, Michele ed altri.
Alcuni giorni dopo, passando davanti la detta scuola primaria, estasiata ho visto le finestre del lato sud dell’edificio illuminate con le luci del nostro tricolore. La mia meraviglia è stata grande. Sono rimasta a contemplare il monumento più bello della nostra città che pareva ergersi con dignità e fierezza; uno spettacolo fantastico.
Ho immediatamente telefonato a Mario, dicendo, che il suo sogno sarebbe diventato quello di tutti i sangiovannesi perché veramente coinvolgente. Mi ha anche detto, smentendo i dubbi che io avevo avuto riguardo alla improbabile realizzazione della cosa, in quanto la pensavo troppo cavillosa a livello burocratico, che aveva trovato immediata disponibilità sia dal Dirigente Scolastico e sia dal Sindaco della nostra città. Perché non valorizzare le cose belle? Non è sempre scontato che i grandi della terra diano attenzione ai piccoli. Una volta che è successo che un gruppo di cittadini ha trovato paternità è giusto dare merito.
Grazie all’Amministrazione Comunale e al DS del I Circolo Didattico “M. Melchionda”.
Lettera firmata