Duro attacco del Centro Democratico sulla gestione amministrativa
Il Centro Democratico di San Giovanni Rotondo torna a far sentire la propria voce, e lo fa con un duro comunicato contro l’attuale gestione amministrativa. Nel mirino sempre il Sindaco Pompilio reo di aver trasformato la città dell’accoglienza e della riconciliazione in città dei bidoni.
“Il Sindaco Pompilio non smette di stupire!!! Ha trasformato la città di San Giovanni Rotondo, meta di milioni di pellegrini per la presenza di San Pio, nella città dei bidoni di plastica!!! – si legge nella nota -. A qualunque ora della giornata, le strade e le piazze della cittadina fanno mostra dei bidoni per la raccolta dei rifiuti. In prossimità degli esercizi commerciali ci sono anche quelli “impiccati” con delle catene per impedire l’apertura ad estranei rispetto a chi li ha in dotazione. Ormai sbarazzarsi dei rifiuti è diventato un vero rompicapo e una tragedia. Procurarsi le buste idonee è quasi un miracolo, la fila per ritirarle nell’ufficietto in prossimità del Municipio è sempre lunga e chi non ha tempo ripiega con l’acquisto presso i rivenditori e quindi anticipa una bella sommetta di sovrattassa. Per i fortunati che hanno tempo a disposizione, li aspettano ore di fila in piedi fuori col sole e con la pioggia. Di solito sono i nostri anziani che subiscono le conseguenze di scelte amministrative scellerate, vederli ad aspettare per ritirare le buste di plastica è penoso e incivile e se si considera che i più abitano in immobili che non permettono la ”presenza” di tanti ”amici” bidoni che emanano odori nauseabondi, la loro rabbia è giustificata e comprensibile. In altre città, classificate ai primi posti nelle graduatorie della migliore vivibilità, il servizio di raccolta dei rifiuti è ben organizzato e non crea assolutamente disagi e rabbia nei cittadini. Vista l’incapacità di operare in modo razionale, suggeriamo al Sindaco un corso di aggiornamento presso altre realtà per imparare come si effettua la raccolta differenziata”.
Poi si passa alla situazione politica e il CD non lesina critiche all’atteggiamento del consigliere Mangiacotti: “La colpa dello sfascio amministrativo non ricade solo sul Sindaco che è pronto ad andar via, c’è un consigliere comunale, Giuseppe Mangiacotti del Partito Democratico, che gioca come il gatto col topo: aspetta di “mangiare” il Sindaco al momento opportuno apponendo la firma insieme agli altri consiglieri di opposizione per decretare la fine di una amministrazione che passerà alla storia per l’assoluta incapacità gestionale. Nel frattempo, il consigliere Mangiacotti giustifica la tenuta in “vita” dell’attuale amministrazione, Sindaco Pompilio, per la difesa del “ bene comune”. Il fascismo giustificò l’approvazione delle leggi razziali per “il bene comune” degli italiani, i nazisti fecero milioni di vittime per “il bene comune” del popolo tedesco, lo stalinismo sterminò interi popoli per il ”bene comune” del popolo russo. In democrazia il “bene comune” lo decidono i cittadini che eleggono liberamente i loro rappresentanti. Se i rappresentanti non sono in grado di portare a termine le legislature non si può mettere in discussione la democrazia e quindi la volontà del popolo, probabilmente è il caso di trovare altre regole all’interno dei partiti politici per permettere di amministrare la città in modo sano, responsabile e duraturo. Le conseguenze di una città male amministrata sono i danni morali e materiali non più quantificabili, se si lascia il territorio nelle mani di privati che non completano le opere nelle zone di comparto, se si rilasciano concessioni edilizie a monte con la conseguente cementificazione selvaggia che produce allagamenti ad ogni temporale, se non vengono effettuati i dovuti controlli alle società che gestiscono i servizi pubblici che dovrebbero assicurare entrate positive strutturali nel bilancio comunale, se non si pensa ad un piano urbanistico per creare una zona di insediamento produttivo, se non si cura il verde pubblico, se non si rendono decorose le scuole pubbliche, se non si stronca l’abusivismo edilizio, di quale ” bene comune” si parla? La “doppiezza” politica appartiene ad altri periodi storici della sinistra. Il Consigliere Mangiacotti è tenuto a scegliere, non può continuare a professarsi di sinistra e componente dell’opposizione e poi di fatto permettere di male amministrare la città!!! In questo modo – conclude la nota stampa – anche il Partito Democratico avrà la possibilità di chiarire la propria posizione politica rispetto alla destra per la costruzione di una alternativa seria”.