Dal profilo Facebook dell’assessore: “Il sindaco di San Giovanni Rotondo, non
contento della prima mazzata sofferta sulle sue opinioni razziste, prova ad
offendermi cambiando argomenti"
Ecco la mia risposta:
Il Sindaco di San Giovanni Rotondo, paese di Padre Pio, piuttosto che
confessarsi per i brutti sentimenti manifestati sulla questione immigrazione
preferisce peccare ancora: questa volta per maldicenza.
Vista la malaparata e con l’intento di offendermi passa dall’immigrazione ad
altri argomenti, come se fosse al bar dello sport.
Dice che mentre lui è stato eletto io sarei stato nominato: falso. Gli faccio
osservare che anch’io sono stato eletto e con molte migliaia di voti. Gli
auguro di poter provare in futuro l’ebbrezza di tale performance.
Dice che per l’alluvione del settembre 2009 San Giovanni Rotondo non ha avuto
nulla dalla Regione: falso. Lo informo che dopo un mio sopralluogo la Regione
erogò 200.000 euro a San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis.
Dice che tra 210 milioni per il dissesto idrogeologico San Giovanni Rotondo non
ha preso un euro: falso. Il Sindaco non sa, perché evidentemente è inappetente
allo studio, che il suo comune, a differenza di altri 63 comuni pugliesi
compreso il mio, non aveva presentato la domanda di fondi per il dissesto
idrogeologico, che è altra cosa rispetto ai fondi per gli alluvioni, per cui la
domanda tardiva è stata benevolmente inserita, e da me, nel successivo atto
integrativo, per interventi di valore pari a 2.200.000 euro. Allo stato, però,
quei fondi non sono ancora disponibili perché il Governo nazionale non ha
ancora erogato un solo euro, e speriamo che non siano tagliati. Anzi,
sull’argomento chiedo al Sindaco di San Giovanni Rotondo, se vuole fare
qualcosa di buono per farsi perdonare i peccati sull’immigrazione, di
minacciare l’autocombustione dinanzi a Palazzo Chigi, nella speranza che il
Governo nazionale si impietosisca ed invii le risorse alla Puglia e a San
Giovanni Rotondo.
Che Padre Pio ci aiuti e salvi da tanta superficialità.