La DC attacca il sindaco ed esprime solidarietà alla nostra redazione

Il segretario Canistro si sofferma anche sulla situazione SICEL

«Oggi ci troviamo in una situazione incresciosa. Abbiamo un sindaco che pensa di mettere a tacere tutti coloro che esprimono in maniera democratica un pensiero, mettendo in chiaro alcune realtà; un sindaco che oggi spesso agisce con azioni legali nei confronti di chi manifesta un’idea di città e di amministrazione della stessa differente dalla sua.

Ora è toccato al portale sangiovannirotondonet.it, al quale esprimo piena e completa solidarietà non solo a titolo personale, ma dell’intera Democrazia Cristiana di San Giovanni Rotondo, esortando tutti gli amici che vi collaborano a non perdersi d’animo e continuare nell’azione di informazione che tanto bene fa a tutti i cittadini.

Tappare la bocca a tutti i cattivelli che a parole esprimono le proprie preoccupazioni sulla gestione politico-amministrativa di Pompilio & Co. rappresenta ormai una pratica di uso quotidiano; la situazione si presenta davvero preoccupante, anche in virtù del fatto che Pompilio utilizza il sito istituzionale della nostra città per comunicare le querele che egli sporge verso chi dissente rispetto al suo operato. Davvero non c’è più democrazia!!!

A proposito di parole dette, voglio esprimere con queste poche righe tutta la mia preoccupazione circa uno dei tanti suoi intereventi in consiglio comunale rispetto alla delicata questione “SICEL”: “…quello che noi diciamo, semplicemente, che il dato oggettivo è che la Deutsch Bank ha detto che chi è che chiude in questi termini sana e non ci sono problemi, gli altri li minaccia addirittura di andare, praticamente, alla vendita dello stabile, altro noi non possiamo fare…”. Queste sono parole pronunciate dal nostro sindaco nel corso di un consiglio comunale di qualche tempo fa, sulle quali invito ognuno di voi ad una profonda riflessione. È questo il tenore di un intervento del primo cittadino in difesa di quel tanto caro concetto di bene per la città, per i cittadini e, in questo caso, per le numerose famiglie che vivono il dramma della “SICEL”

Queste sono parole, è vero! Ma hanno fatto tanto male a famiglie che oggi vivono una disperata situazione. Le parole usate da Pompilio non sono rimaste ferme nell’assise in seno alla quale furono pronunciate, tutt’altro. Quelle amare parole hanno avuto un seguito. Oggi quegli stabili sono all’asta, quindi non parole, ma fatti! Fermo restando che siamo certi della sua avversità rispetto ad una tale situazione.

Allora io domando al nostro sindaco, tutte queste famiglie che stanno subendo i “fatti” dopo le parole, cosa devono fare? A quale portale, a quale mezzo di comunicazione, devono rivolgersi per evitare di essere considerati cattivelli e beccarsi l’ennesima querela?

Appare evidente, a mio modo di vedere, che l’intera città debba avere uno scatto d’orgoglio. Non possiamo più rimanere inerti dinanzi ad una situazione che sta diventando paradossale. In democrazia chi vince le elezioni governa, chi le perde deve impegnarsi seriamente a mettere in campo un’opposizione seria e costruttiva. Oggi nella nostra città tutto questo è stato sovvertito e ritengo che tutte le forze che si riconoscono in un’idea di città differente debbano fermarsi a riflettere per evitare di commettere gravi errori nel futuro prossimo, ormai vicino».

Il Segretario DC
Pasquale Canistro