La riflessione
di Antonio Lo Vecchio
Il nostro portale da tempo pubblica gli articoli dei resoconti del Consiglio Comunale redatti dal sottoscritto, un servizio che trova il gradimento di gran parte dei navigatori del nostro sito e dei cittadini impossibilitati a seguire i lavori dell’assise. Un lavoro dal quale puntualmente attinge il più grande quotidiano pugliese, in barba a tutti i principi di etica del giornalismo.
Da un periodo di tempo a questa parte la mia persona da più parti è accusata di parzialità: politici che si lamentano di aver tagliato il loro intervento, altri che se la prendono perché non gli scrivi il nome per intero, ancora altri che hanno da ridire per una riga in più concessa a questo o quel consigliere.
Nonostante mi occupi attualmente dell’Ufficio Stampa del Comune ho deciso di continuare questa usanza per il nostro portale, convinto di dare un contributo alla città essendo, lo dicono i fatti e senza peccare di presunzione, l’unico giornalista che da anni assiste ad ogni seduta del Consiglio Comunale.
Negli ultimi tempi molti politici, sia essi di maggioranza o di opposizione, si lamentano che “faccio le cose di parte”, che “ometto questo o quel particolare”.
La maggior parte dei politici sangiovannesi ignorano che una delle regole fondamentali del buon giornalismo è la capacità di sintesi. Le “cronache” dei Consigli già tagliate risultano molto lunghe appunto perché è mio buon costume dare spazio e voce a tutti. Visto che non ritengo umano e possibile fare la cronaca stile "Tutto il Consiglio minuto per minuto", e per non vedere strumentalizzato il nome della mia persona prima che del professionista, ho preso la decisione di non fare più personalmente le cronache dei Consigli Comunali, invitando l’opinione pubblica a seguire i lavori via web-cam, sul sito istituzionale del Comune, o via radio grazie a Radio Monte Calvo.
Questo è quanto vi dovevo, mi scuso con quanti hanno dimostrato di apprezzare il mio umile lavoro.