Il consigliere Pennelli richiama l’attenzione sulla totale assenza di programmazione dell’amministrazione comunale
Una certa sciatteria amministrativa sta caratterizzando sempre più il centrodestra di Cascavilla a danno dell’immagine della città e della normale quotidianità della nostra comunità. Il sindaco detiene decine di deleghe, un record mondiale, ma non riesce a sistemare la fontana della Luce nella zona internazionale.
Dal mese di luglio la fontana “Luce Divina” è stata parcheggiata in maniera indecorosa e sciatta nella zona internazionale della città. Abbandonata come un rifiuto, sta diventando il simbolo di una Amministrazione comunale, il centrodestra attuale, che si contraddistingue sempre di più per la totale assenza di programmazione ed il poco gusto del decoro urbano. Ricordo che nella zona internazionale transitano migliaia di veicoli al giorno. Da cittadino e da consigliere comunale faccio pubblico appello al sindaco, Costanzo Cascavilla, ed all’assessore ai Lavori Pubblici, Nunzia Canistro, affinché si trovi una sistemazione per la fontana e si recuperi quello spazio dell’area internazionale rendendolo più decoroso e dignitoso. Non vorrei, come sangiovannese, accogliere il Santo Padre (la visita è in programma il 17 marzo), in una città che, oramai, ha i connotati di una periferia metropolitana abbandonata al degrado ed all’incuria.
È impensabile che un sindaco dopo aver liquidato due assessori (Floriana Urbano, circa tre mesi fa, e Armido Squarcella poco più di una settimana fa), da lui stesso nominati, debba avocare a sé una serie indefinite di deleghe in una città che annaspa e che non riesce a trovare una via d’uscita. Ad oggi il sindaco detiene decine e decine di deleghe. A memoria mai nessun primo cittadino aveva accentrato tanto potere nelle sue mani. Settori essenziali, vitali, come quello delle Attività produttive, sicurezza e commercio meriterebbero maggior attenzione. Decine di deleghe nelle mani di un sol uomo (evocazione di cattivi esempi) che, di fatto, tengono la città bloccata. Nulla si muove, a parte qualche cammino sulla schiena di asini. L’auspicio è che i sangiovannesi non debbano pagare dazio, anche stavolta, in termini di immagine e di accoglienza a causa dello scontro politico in atto tra le due fazione del centrodestra che compongono la maggioranza di governo.
San Giovanni Rotondo è un paese con le problematiche e le potenzialità di una grande città. Non è pensabile di continuare ad amministrarlo in perenne emergenza e senza programmazione. Nominare due nuovi assessori e ridistribuire le deleghe potrebbe essere un modo per tentare di salvare il salvabile in un governo cittadino nato male e che non riesce a garantire neanche la cosiddetta normale amministrazione.
24 gennaio 2018
Michele Pennelli
Consigliere di opposizione Comune di San Giovanni Rotondo