Il 25 novembre il corpo di S.Pio traslato nuovamente nella vecchia cripta
Si svolgerà a San Giovanni Rotondo, dal 16 al 25 novembre prossimi, nell’ambito delle celebrazioni giubilari del primo centenario della stimmatizzazione di san Pio e del cinquantesimo del suo beato transito, una peregrinatio del venerato quadro della Madonna del Rosario di Pompei e della rosa prodigiosa donata dal Cappuccino stigmatizzato alla Vergine del Santuario campano due giorni prima della sua morte.
Per i giorni della presenza del quadro e del reliquiario contenente la rosa, la Fraternità cappuccina del convento garganico ha predisposto il seguente PROGRAMMA:
Venerdì 16 novembre
Piazza Padre Pio
ore 16,30: accoglienza da parte delle Autorità religiose, civili e militari e della popolazione del venerato quadro della Madonna del Rosario di Pompei e del reliquiario contenente la rosa donata alla Vergine da Padre Pio;
– fiaccolata verso il Convento-Santuario;
– sosta presso il Palazzo di Città;
– sosta presso la Casa Sollievo della Sofferenza.
Santuario di Santa Maria delle Grazie
ore 18,00: solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma mons. Tommaso Caputo, arcivescovo – prelato di Pompei;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Sabato 17 novembre
Festa di sant’Elisabetta d’Ungheria, patrona dell’Ordine Francescano Secolare
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Francesco Paolo Soprano, delegato Missioni del Rosario di Pompei;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 17,15:santo Rosario animato dall’OFS e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Timoteo D’Addario, OFM Cap., assistente della Famiglia Francescana Secolare (OFS) di San Giovanni Rotondo;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Domenica 18 novembre
XXXIII del Tempo per annum
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 8,30 – 11,30);
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Dileo, OFM Cap., rettore del Santuario di san Pio da Pietrelcina;
ore 12, 30: Angelus e Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 17,15: santo Rosario e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Carlo Laborde, OFM Cap., guardiano del Convento di san Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo;
ore 19,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Scaramuzzi, OFM Cap., presidente della Fondazione Voce di Padre Pio;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Lunedì 19 novembre
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta dafr. Aldo Broccato, OFM Cap., Convento di san Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,00: pellegrinaggio della Parrocchia di San Leonardo abate di San Giovanni Rotondo;
ore 17,15: santo Rosario animato dalla Parrocchia di San Leonardo abate e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da don Giovanni D’Arienzo, parroco di San Leonardo abate;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Martedì 20 novembre
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Marciano Morra, OFM Cap., Convento di san Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo.
ore 12, 30: Angelus e Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,00: pellegrinaggio della Parrocchia di San Giuseppe artigiano di San Giovanni Rotondo;
ore 17,15: santo Rosario animato dalla Parrocchia di San Giuseppe artigiano e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da don Vincenzo D’Arenzo, parroco di San Giuseppe artigiano;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45:santo Rosario meditato.
Mercoledì 21 novembre
Memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Carlo Laborde, OFM Cap.;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
a seguire trasferimento del venerato quadro presso Casa Sollievo della Sofferenza.
Casa Sollievo della Sofferenza
ore 16,00: pellegrinaggio organizzato dai Gruppi di Preghiera di Padre Pio e dall’Opera “Casa Sollievo della Sofferenza”; rientro dell’immagine della Vergine del Rosario presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie.
Santuario di Santa Maria delle Grazie
ore 17,15: santo Rosario animato dai Gruppi di Preghiera e dal personale dell’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” – novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano e amministratore apostolico di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45: Veglia mariana presieduta da fr. Giovanni Delli Carri,OFM Cap., assistente della Gioventù Francescana (Gi.Fra.) di San Giovanni Rotondo.
Giovedì 22 novembre
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Pasquale Mocerino, rettore della Basilica della Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,00: pellegrinaggio della Parrocchia di Sant’Onofrio anacoreta di San Giovanni Rotondo e dell’UNITALSI;
ore 17,15: santo Rosario animato dalla Parrocchia di Sant’Onofrio anacoreta e dagli unitalsiani;
novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Ecc. Rev.ma mons. Felice Di Molfetta, assistente spirituale dell’UNITALSI – Sezione pugliese;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Venerdì 23 novembre
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da don Ivan Licinio, vice rettore della Basilica della Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,00: pellegrinaggio della Parrocchia della Trasfigurazione del Signore di San Giovanni Rotondo;
ore 17,15: santo Rosario animato dalla Parrocchia della Trasfigurazione del Signore e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da don Michele Buenza, parroco della Trasfigurazione del Signore;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45: santo Rosario meditato.
Sabato 24 novembre
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 7,30 – 8,30 – 11,30);
ore 7,00: celebrazione comunitaria delle Lodi mattutine;
pellegrinaggi delle scuole;
ore 11,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Daniele Moffa, OFM Cap., Convento di Pietrelcina;
ore 12, 30: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,00: pellegrinaggio della Parrocchia di San Francesco d’Assisi di San Giovanni Rotondo;
ore 17,15: santo Rosario animato dalla Parrocchia di San Francesco d’Assisi e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Leone Di Maggio, OFM Cap., parroco di San Francesco d’Assisi;
ore 19,30: celebrazione comunitaria dei Vespri;
ore 20,45:Veglia mariana presieduta dafr. Nicola Monopoli,OFM Cap., responsabile della Pastorale giovanile del Santuario di san Pio da Pietrelcina.
Domenica 25 novembre
Solennità di Cristo re
Santuario di Santa Maria delle Grazie
nella mattinata sante Messe ad orario (6,30 – 8,30).
Chiesa di San Pio da Pietrelcina
ore 10,00: Celebrazione Eucaristica presieduta dal M.R. fr. Maurizio Placentino, OFM Cap., ministro provinciale della Provincia religiosa cappuccina di Sant’Angelo e Padre Pio;
a seguire TRASLAZIONE DELLA RELIQUIA DEL CORPO DI SAN PIO DA PIETRELCINA PRESSO LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE.
Santuario di Santa Maria delle Grazie
ore 12, 00: Angeluse Supplica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei;
ore 15,30: santo Rosario e novena alla Beata Vergine del Rosario di Pompei;
ore 16,30:Celebrazione Eucaristica presieduta da fr. Francesco Dileo, OFM Cap.;
ore 17,30: partenza dell’immagine della Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei.
La rosa mandata da Padre Pio alla Madonna del Rosario di Pompei
«Il 20 settembre 1968, in occasione del 50° anniversario della impressione delle Stigmate visibili nella carne del Padre, un napoletano offrì al Padre Pio un fascio di rose rosse.
Lo Stigmatizzato del Gargano, visibilmente commosso, estrasse una rosa da quel fascio, la mise tra le mani di quel cuore gentile, e gli disse: «Porta alla Madonna di Pompei questa rosa per me!».
Il fortunato donatore fu felicissimo dell’incarico avuto. Portò a Pompei la rosa. Pregò una Suora del santuario di porre dinanzi al quadro della madonna la rosa inviata da Padre Pio.
La Suora, al suono di quel nome, festante, inserì con fervorosa pietà quel fiore tra gli altri che erano innanzi a Maria.
Il 23 settembre, allorché il Serafino di Pietrelcina era già volato al cielo, la Suora, nel togliere i fiori dinanzi alla Madonna, si accorse che, mentre tutti gli altri erano appassiti, la rosa di Padre Pio era ancora fresca, profumata, olezzante: era ritornata però, richiudendosi, un soave e grazioso bocciolo.
Un segno dato a noi dal cielo per indicare che quel bocciolo si era aperto nel tempio di lassù per restare immarcescibile rosa dinanzi al trono celeste di Maria».
(testo tratto da: Tarcisio da Cervinara, Padre Pio e la Madonna, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, San Giovanni Rotondo 1993, pp. 32 e 33).
La Madonna sempre accanto a Padre Pio
La presenza della Madonna è stata una costante per tutta la vita di Padre Pio, dall’alba al suo tramonto, tanto da fargli affermare: «Io mi sento come una barchetta a vela, spinto dal respiro della Mamma Celeste».
Nel 1915, padre Agostino da San Marco in Lamis, sul suo Diario, in merito al mistico confratello, che era suo penitente, annotava: «Le estasi e le apparizioni cominciarono al quinto anno di età, quando ebbe il pensiero ed il sentimento di consacrarsi per sempre al Signore, e furono continue». Tra queste apparizioni certamente possiamo annoverare anche quelle della Vergine Maria. Infatti, subito dopo, padre Agostino ha aggiunto: «Interrogato come mai le avesse celate per tanto tempo, candidamente rispose che non le aveva manifestate perché le credeva cose ordinarie che succedessero a tutte le anime; difatti un giorno mi disse ingenuamente: “E lei non la vede la Madonna?”. Ad una mia risposta negativa soggiunse: “Lei lo dice per santa umiltà!”».
L’ambito in cui Padre Pio ha avvertito in maniera più viva e più incisiva la presenza della Madre di Dio è stato il ministero sacerdotale, in particolare durante la Messa e il sacramento della Riconciliazione.
Scrivendo al suo confessore il primo maggio 1912, il frate di Pietrelcina gli confidò: «Padre mio, questo mese come predica bene le dolcezze e la bellezza di Maria! La mia mente nel pensare agl’innumerevoli benefici che ha fatto a me questa cara mammina mi vergogno di me stesso, non avendo guardato mai abbastanza con amore il di lei cuore e la di lei mano, che con tanta bontà me li compartiva. Povera Mammina, quanto bene mi vuole. L’ho constatato di bel nuovo allo spuntare di questo bel mese. Con quanta cura mi ha ella accompagnato all’altare questa mattina. Mi è sembrato ch’ella non avesse altro a pensare se non a me solo col riempirmi il cuore tutto di santi affetti».
Ormai carico di anni e di esperienze, Padre Pio rivelò inoltre a un giovane sacerdote cappuccino che la Vergine condivideva con lui la missione di dispensare la misericordia divina. «Lei mi accompagna nel confessionale – disse – per mettermi a disposizione dei fratelli e mi mostra, sempre coperte dal velo della sua pietà, le anime innumerevoli in attesa di un’assoluzione distruttrice di ogni male e creatrice di ogni bene. Per merito e volere suo ho la gioia di contemplare questo fenomeno di grazia con i miei occhi ed ho anche la gioia di vedere interpretato, come vuole Lei, il significato delle mie assoluzioni e di tutte le opere che vengono appresso. Io la prego sempre di venire vicino a me, di suggerirmi quanto devo dire e la prego di suggerire anche ai miei figli spirituali quello che devono dirmi. E sono sicuro di essere ascoltato da Lei».
Maria di Nazareth, inoltre, è sempre stata il punto di riferimento delle sue preghiere, soprattutto di quelle elevate per invocare l’intervento divino sulle necessità dei tanti bisognosi che si rivolgevano a lui. In quei momenti di intimo colloquio con il Signore, il frate stigmatizzato cercava di tenere i suoi «occhi negli occhi della Mamma Celeste», avendo piena consapevolezza che «le nostre preghiere valgono niente o quasi niente», mentre «diventano quasi onnipotenti, quando sono accompagnate, come in un duetto, dalla intercessione della Madonna».
A lei, infine, Padre Pio rivolgeva il suo sguardo per sopportare e superare le tante e dolorose prove della sua esistenza. «Nelle oscurità, nelle tempeste – affermava – non c’è niente di più rassicurante che stringerci forte forte alla Mamma, alla Mamma del Cielo». E la Consolatrice degli afflitti non gli ha mai fatto mancare la sua amorevole protezione. Per questo egli si sforzava di inculcare la devozione mariana in tutti i suoi figli spirituali e, più in generale, in quanti si affidavano alle sue preghiere, garantendo: «A un solo cenno della nostra Madre Benedetta, la disperazione, male del nostro secolo, cancro della società, fuggirà». E ha predetto: «Fortunatamente le attuali eretiche concezioni non distruggeranno la nostra fede nella Madonna, negli angeli e nei santi; ma, precisiamo, la miscredenza perderà la battaglia, proprio quando, a tutti gli effetti, sparata l’ultima cartuccia e distrutto l’ultimo sentimento di fede, crederà di aver vinto».
Il conforto e l’amorevole presenza della Vergine Maria non potevano certamente mancargli nell’estremo istante della sua vita terrena, il 23 settembre 1968. Fr. Pellegrino Funicelli, che è stato l’assistente personale di Padre Pio negli ultimi anni, e quindi anche nell’ultima notte, ha rivelato che, prima di entrare in agonia, lo sguardo dell’anziano confratello è rimasto fisso verso una parete della sua cella, dove erano appese le fotografie dei suoi genitori, ma affermava: «Io vedo due mamme». Inoltre tutti i numerosi testimoni del decesso sono stati concordi nel testimoniare che il santo cappuccino è spirato ripetendo in continuazione i nomi di Gesù e di Maria.
Un confratello e studioso di Padre Pio, fr. Marcellino Iasenzaniro, in uno dei suoi libri, lo ha definito «un grande innamorato della Madonna». E certamente lo è stato. Ma è importante anche evidenziare il suo anelito a trasferire questo amore ai suoi figli spirituali e ai suoi devoti. «Vorrei avere una voce sì forte – ha scritto il frate di Pietrelcina nel 1912 al già citato padre Agostino – per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna. Ma poiché ciò non è in mio potere, ho pregato, e pregherò il mio angiolino a compiere per me questo ufficio». Lui, però, non rinunciava a svolgere questo compito che si era dato nei contesti in cui la sua «voce» poteva arrivare. A cominciare dal suo convento. Lo ha attestato fr. Pellegrino, che in una conferenza tenuta a San Giovanni Rotondo nel 1985 ha raccontato: «Sempre, in ogni circostanza, come confratello e soprattutto come confessore egli, con gli esempi e con gli atteggiamenti oltre che con i suggerimenti e le esortazioni, mi aveva invogliato a venerare la Mamma Celeste, mi aveva esortato a gustare la gioia di amarla svisceratamente». In una circostanza, allo stesso confratello, Padre Pio confidò: «Se i miei figli spirituali si convinceranno di questa fede e devozione verso la Madre Benedetta, non crederò di aver lavorato invano in questo mondo e alla mia morte riposerò in pace».
Il rosario era l’«arma» di Padre Pio
Nessuno saprà mai con certezza quanti rosari completi (all’epoca di 15 poste) recitasse al giorno Padre Pio. Una serie di testimonianze ci orienta sul numero di 33. L’unica certezza è che non lasciava mai la corona, neppure quando doveva lavarsi le mani, mettendole nell’acqua una per volta.
Un giovane confratello, che non riusciva a comprendere il senso dell’incessante ripetere di preghiere in formule sempre uguali rivelò, fu da lui ammonito con parole illuminanti: «Tu, che consideri il rosario come una preghiera adatta solo per le vecchiette, prendi questa corona e considerala, proprio per la sua apparente, straordinaria inutilità, come uno “strumentuccio” per spalancare le porte del Cielo».
A un altro frate che gli chiese: «Padre, ma perché recitate sempre il rosario e non altre preghiere?», il cappuccino stigmatizzato rispose: «Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia, chiesta attraverso la recita del rosario», mentre a una sua figlia spirituale la raccomandò come strumento privilegiato per difendersi dagli attacchi del diavolo. «Stiamo attenti – le disse – teniamo sempre l’arma in mano e vigiliamo, perché il nemico non dorme, fuggiamo anche l’ombra del peccato».
Un giorno fr. Guglielmo Alimonti, attualmente coordinatore dei Gruppi di preghiera dell’Abruzzo, sperando di far piacere al suo venerato confratello, gli raccontò: «Padre, ieri ho recitato 30 rosari interi». Sperava di ricevere un complimento o una parola di approvazione. Invece la risposta di Padre Pio fu: «Così pochi?».