L’AC retrocede mestamente in 2nda categoria
Si conclude nella maniera peggiore il campionato di 1ma categoria per l’AC San Giovanni Rotondo. Un campionato che sembrava iniziato sotto la buona stella per i gialloblù, inizialmente guidati dall’esperto Michele Vergura, il quale è stato poi allontanato senza motivo a metà stagione e richiamato in campo nelle ultime giornate per cercare di salvare il salvabile.
Nell’ultima trasferta di Stornarella la compagine garganica non ha neanche tentato il tutto per tutto per agganciare il treno play-out, non presentandosi sul campo dei Reali Siti nei tempi previsti dal regolamento. Il Giudice Sportivo ha naturalmente inflitto penalizzazione e ammenda alla società del patron Cocomazzi che quindi saluta tutti e retrocede in Seconda, dal prossimo anno ultima serie assoluta del calcio italiano.
Una retrocessione annunciata per colpa della cattiva programmazione e l’improvvisazione gestionale. La rosa, anche con gli innesti riparatori era comunque all’altezza per potersi giocare le proprie chance salvezza sul campo. Ma le vicissitudini societarie, la questione campo sportivo, i mancati aiuti anche economici hanno portato in breve tempo la situazione al tracollo.
E ora? Cosa ne sarà dell’AC San Giovanni Rotondo? Quale futuro per il calcio nella nostra città? E soprattutto cosa farà il patron Giuseppe Cocomazzi? Avrà intenzione di proseguire con un progetto serio o passerà la mano ad un gruppo giovane e motivato che abbia a cuore le sorti calcistiche del paese?
Certo una realtà disastrata, con mille problemi, diventa poco appetibile per tutti. Solo un progetto di rilancio serio fatto da persone che amino il calcio e i colori gialloblù potrebbe cambiare le cose. Un po’ come si è fatto nella vicina San Marco in Lamis dove si è ripartiti in primis dalla riqualificazione dell’impianto sportivo che ha portato addirittura tre squadre di calcio al via dei campionati dilettantistici. In due anni Polisportiva e ASD hanno fatto il duplice salto dalla Terza alla Prima Categoria, organizzando anche fiorenti settori giovanili.
Sono lontani i tempi in cui nella nostra città assistevamo a sentitissimi derby tra AC, S.Onofrio e Real. Bei tempi che allo stato delle cose purtroppo saranno destinati a non tornare più.
Anche la politica si è dimostrata sorda dinanzi al grido di dolore del calcio locale. Lo sport è sempre stato il fiero vessillo di ogni campagna elettorale, da destra a sinistra. I fatti però ci dicono come il calcio, e lo sport più in generale, non interessi a nessuno dei nostri governanti.
Ringraziamo comunque chi tra mille difficoltà, con grande professionalità, ha cercato di tenere in vita il calcio nella nostra città fino all’ultimo.
alv