Ingenti i danni dopo il diluvio di ieri sera
Il nubifragio che si è abbattuto ieri sera attorno alle 19 ha nuovamente messo in ginocchio San Giovanni Rotondo. Come sempre traffico in tilt e auto in panne nei pressi dell’incrocio tra via Foggia, corso Roma e Via Pertini.
I Vigili Urbani e le unità della Protezione Civile di San Giovanni Rotondo e anche di San Marco in Lamis sono subito intervenuti per veicolare il traffico e aiutare i cittadini in difficoltà. Tantissimi i garage (come documentato dalle foto) e gli scantinati allagati, soprattutto nei pressi di via Foggia.
Cittadini e operatori commerciali ormai rassegnati che hanno dovuto nuovamente fare la conta dei danni subiti. Cittadini che hanno ringraziato i ragazzi della Protezione Civile che sono stati impegnati sino a notte fonda per liberare i garage dall’acqua.
Mentre si inaugurano progetti, punti informazione e piazze la città continua a vivere sott’acqua ad ogni breve scroscio di pioggia.
I vasconi ‘tampone’ non bastano. “Dobbiamo avere il coraggio di rischiare” ha detto il Sindaco nel consiglio comunale di due giorni fa. E’ giunta l’ora di farlo, se il sacrificio si deve fare che si faccia. Al più presto. Che non si aspetti la tragedia per smuovere, è il caso di dirlo, un po’ le acque.
Clicca qui per vedere le esclusive immagini realizzate da TvGargano.it .
gargice
Rispetto per il territorio.
La Politica ha avuto sempre interessi,
i cittadini non posso essere totalmente esenti da responsabilità. Meno ipocrisia.
Alla popolazione piace la Notte Bianca, scroccare l’Actor Dei, ecc. però se continuate a votare gente che pensa all’azione mediatica e non ai veri problemi della città, cosa vi aspettate?
Sante Barbano
hook
Purtroppo il vero problema del nostro paese è sempre stato la paura di amministrare, delle grandi opere per il bene collettivo, di risanare, ripianare e di offrire ottimi servizi. Siamo sempre in attesa di una amministrazione capace, quantomeno, di capire ragioni e problemi della gente nella speranza si sforzino si trovare una soluzione idonea. Tutto ciò resterà solo un’utopia fino a quando gli interessi non saranno comuni ma privati o di pochi.
Giovanni Canistro