“Sono sicura di voler fare qualcosa per le altre persone usando il giornalismo, ecco tutto” (Anna Politkovskaja)
Viviamo in una città, dove sembra carnevale ogni giorno. Cambi di giunta, poltrone scavalcate per abbracciare quella sempre ambita maggioranza, ed infine nuove nomine per lo staff del Sindaco, dopo circa un anno dalla soppressione del mandato per motivi di ‘economia’.
Il primo cittadino però non si è posto il problema di spendere quasi 50 mila euro per avvalersi di tre collaboratori, quando la città e i cittadini tutti annaspano tra mille difficoltà.
Non voglio entrare nel merito delle nomine, né tanto meno dei soldi dei cittadini che saranno spesi, ma aspettiamo ancora i risultati di tali scelte.
La politica de “Il ballo del qua-qua” ci fa sorridere, ma anche sentire “cittadini per caso” in un villaggio chiamato paese, dove si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni.
Il Sindaco Pompilio, in merito all’articolo dal titolo “Ufficio di collocamento S. Francesco” pubblicato dal sito sangiovannirotondonet.it, informa di aver dato mandato al proprio legale di fiducia di sporgere querela a causa delle false notizie ivi riportate, perché generano nell’opinione pubblica confusione e discredito sull’operato dell’amministrazione.
Sono certo che un articolo non possa creare confusione, ma le azioni politiche dovrebbero creare un’opinione ben precisa. Ma sono punti di vista.
Mi preme ricordare che sotto il cielo di San Giovanni Rotondo, ho fotografato un bagno pubblico davanti alla storia di un paese, calpestando così la dignità di una città che fatica a trattenere i ricordi.
Era estate e 150 netturbini hanno invaso il palazzo di città per urlare agli amministratori comunali il mancato pagamento degli stipendi, mentre la preoccupazione cresceva, le problematiche si riversano sul disservizio ai cittadini e ci allontanavano dal raggiungimento delle percentuali che dovevano essere raggiunte entro il 2013, pena l’aumento dell’eco tassa per tutti i cittadini.
Dopo l’estate arrivarono le piogge con tutti i problemi di fogna bianca, che da anni si ripetono senza avere una risposta amministrativamente seria. E poi abbiamo scoperto un nuovo sistema idraulico innovativo, i “tamponi” e le zanzare.
C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi.
C’è chi nasconde i fatti perché ha paura delle querele, delle cause civili, delle richieste miliardarie, che mettono a rischio lo stipendio.
C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso perché ha paura di dover cambiare opinione.
C’è chi nasconde i fatti perché così, poi, magari, ci scappa una consulenza con il comune o con la regione o con la provincia o con la camera di commercio o col sindacato o con la banca dietro l’angolo.
C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, “c’è gente che pagherebbe per vendersi”.
Berto Dragano