«Non serve alla società e non serve alla Polizia Municipale una competenza generalizzata che, in definitiva, la rende una scadente copia di tutte le altre Polizie dello Stato»
A margine della posticipata «Festa di San Sebastiano», protettore della Polizia Municipale, avvenuta nei giorni scorsi, non è mancata da parte del comandante Giuseppe Mumolo la consueta relazione sull’attività svolta del comando nell’anno precedente.
La cerimonia ha visto la presenza e l’intervento oltre che del sindaco Salvatore Mangiacotti e del vice-sindaco con delega alla Polizia Municipale Matteo Cappucci, del presidente della provincia Carmine Stallone, degli assessori alla polizia municipale di Foggia e di Torremaggiore, Raffaele Capocchiano e Domenico Di Pumpo, del vice-sindaco di Ortanova, Gerardo Tarantino e di numerosi vigili municipali in rappresentanza di molti comuni della Provincia.
Il comandante Mumolo, come accennato, ha svolto la sua relazione precisando che l’occasione, da anni, vuole essere un momento di incontro di tutta la Polizia Municipale della provincia con la finalità di incentivare la solidarietà, lo spirito di colleganza e lo spirito di categoria di operatori che, seppure in realtà territoriali diverse, svolgono lo stesso lavoro.
«Ritengo – è stato il primo punto sviluppato da Mumolo – che la Polizia Municipale, come polizia estesa capillarmente sul territorio e con competenza specifica per la sicurezza urbana, sia il primo livello di guardia e sicurezza sociale; per tale ragione credo sia indispensabile che la Polizia Municipale acquisisca un grado di efficienza e professionalità che solo la formazione in accademia e solo una aumentata autostima può assicurare».
Ha ribadito, inoltre, con decisione, che per acquisire maggiore autostima la polizia municipale deve darsi una connotazione di polizia a competenza esclusiva in materia di polizia amministrativa locale, fermo restando tutte le altre competenze previste e che ne derivano dal codice penale e nei casi e situazioni di flagranza di reato. Non serve alla società – è stato il messaggio lanciato dal comandante Mumolo – e non serve alla Polizia Municipale una competenza generalizzata che, in definitiva, la rende una scadente copia di tutte le altre Polizie dello Stato. Queste aspettative di crescita professionale e di autostima, Mumolo le rimette al disegno di legge regionale sull’ordinamento della Polizia Locale che ha iniziato il suo iter di consultazioni.
Ultima annotazione del comandante è stata rivolta, quasi una esortazione, ai Giudici di Pace, affinché tengano maggiormente in conto l’art. 2700 del codice civile. e le sentenze della Cassazione Civile in tema del «valore probatorio, fino a querela di falso, di quanto attestato essere avvenuto innanzi ai pubblici ufficiali verbalizzanti», al fine di non sminuire la deterrenza dell’azione di contrasto alla illegalità posta in essere dalla polizia municipale.
In ordine alla carenza di organico, ancora una volta sollevata dal comandante Mumolo, gli amministratori presenti hanno confermato che quanto prima sarà colmata a seguito della emissione di un bando per la selezione di aspiranti vigili municipali.
g.p.