Verum tacere et falsum asserere paria sunt
Dopo aver preso cognizione del discutibile comunicato stampa diramato dal Comune di San Giovanni Rotondo dopo la celebrazione del Consiglio Comunale del 28 maggio 2012, non posso esimermi dal rendere alcune riflessioni e puntualizzazioni in merito.
Orbene, nel prefato “Comunicato Stampa”, che in mancanza di sottoscrizione alcuna è da ricondurre a chiara paternità del Primo cittadino, si asserisce indebitamente che il Sindaco avrebbe addirittura “bacchettato l’opposizione” sul verbo di non permettere nessuna speculazione.
L’impressione è che l’esimio Ing. Luigi Pompilio, nella spasmodica foga di autocelebrazione, abbia utilizzato la bacchetta magica al sol fine di eludere unicamente le fondate argomentazioni, repliche e censure che l’opposizione puntualmente muove sul Suo contestabile e approssimativo operato.
Invero il diramato “Comunicato Stampa” del genere Res publica sudamericana, si contraddistingue esclusivamente per il suo tenore propagandistico mirante a formalizzare un panegirico di gesta mai compiute e ingiustamente arrogate.
Certamente non sfuggirà al lettore, e in primis al cittadino sangiovannese, il carattere fumogeno che contraddistingue l’operato dell’attuale amministrazione, che – in totale assenza della politica del fare, atta a risolvere realmente le problematiche che attanagliano la nostra città – si lascia andare ad asserzioni che nella loro essenza non fanno altro che palesare la seguente dura e cruda realtà: il cambiamento è iniziato ma in danno della Città di San Pio.
Nell’opinabile dispaccio trasmesso il Primo cittadino si guarda bene dal riferire ai concittadini la reale causa e i veri motivi dell’aggiornamento ad altra seduta di due dei tre punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Rinvio che si è reso necessario per la totale mancanza di uniformità nella claudicante maggioranza, che sta vivendo sempre più e con il passare del tempo fenomeni di balcanizzazione.
L’opposizione, quale baluardo di democrazia, farà sempre sentire in ogni dove la sua voce senza remore e senza farsi mai intimorire, neanche da Colui che disconosce le regole del contraddittorio e del legittimo dissenso.
Antonio Santoro
Capogruppo consiliare Partito Democratico