La chirurgia robotica e il volto buono della nostra città
Mentre il vento spazza via sacchetti di differenziata e i cittadini fotografano allagamenti e inciviltà, ci si può rendere conto che la rivoluzione abita in altri luoghi.
Nell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, si è appena concluso un’interessante convegno di chirurgia robotica giunto alla seconda edizione. A pochi metri da noi, l’alta qualità scientifica e professionale esplode senza rumori e fuochi d’artificio, nel silenzio e tra le pieghe di un qualunque sabato d’Autunno.
Un convegno interessante dove è stato illustrato il lavoro svolto dal team chirurgico delle Unità di Urologia, Chirurgia Addominale, Ginecologia e Otorinolaringoiatra nell’utilizzo del robot da Vinci con l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle tecniche chirurgiche, della strumentazione in uso, della cibernetica, delle indicazioni e delle condotte terapeutiche per offrire all’utente un efficace iter diagnostico.
L’evento – attraverso collegamenti in diretta video con la sala operatoria robotica in piena attività – è stato arricchito dalle letture magistrali dei maggiori esperti di Robotica, Biorobotica, Cibernetica e Cyborg, Robotica ed Etica, Time out in Chirurgia Robotica, Risk Management e consenso informato.
Mentre tutto scorre, in Casa Sollievo la chirurgia robotica, attraverso bisturi, forbici, bovie e strumenti di elettrocauterizzazione, montati su i quattro bracci rotanti, raggiungono la sede dell’intervento attraverso fori di 1-2 cm praticati all’addome e con il robot Da Vinci sono stati eseguiti più di 1.000 interventi in 5 anni.
Spiega Antonio Cisternino, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche e direttore scientifico del congresso: “Questo importate risultato è stato raggiunto coinvolgendo quasi 100 operatori tra medici, infermieri e strumentisti delle quattro unità che utilizzano il robot: Urologia, Ginecologia, Chirurgia Addominale e Otorinolaringoiatria”.
La mini invasività chirurgica di queste procedure robotiche si traduce in maggiore precisione, possibilità di affrontare operazioni più difficoltose dal punto di vista anatomico, migliore visualizzazione, incisioni ridotte, ridotto sanguinamento e quindi recupero più rapido.
«Questo convegno dedicato alla chirurgia robotica – ha spiegato Maurizio Ricci, da circa un anno rettore dell’Università degli Studi Foggia – dimostra l’alta qualità scientifica e professionale dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Dalla mia elezione ho puntato da subito ad accordi di collaborazione con tutte le strutture d’eccellenza del territorio, e la Casa Sollievo della Sofferenza è tra queste. Con l’Ospedale di San Pio, nei mesi scorsi, la Facoltà di Medicina e Chirurgia ha stipulato un accordo di collaborazione in vari ambiti per perseguire una finalità comune ad entrambi gli enti: essere al servizio della collettività».
Così Domenico Crupi, vicepresidente e direttore generale della Casa Sollievo della Sofferenza: «dobbiamo attrezzarci per affrontare al meglio le sfide del futuro. Una tra le più importanti è la sfida tecnologica. Casa Sollievo e l’Università di Foggia hanno già avuto il coraggio di cercare di lavorare assieme per servire questo territorio e gli ammalati, e faremo di tutto perché tutto questo possa realizzarsi. Mi auguro – ha concluso Crupi – che a questo sforzo possano unirsi anche altre istituzioni del territorio».
A San Giovanni Rotondo presso la Casa Sollievo della Sofferenza la rivoluzione è in atto, l’innovativa tecnica, la robotica, nel campo medico chirurgico è ormai una realtà che sta registrando consensi presso pazienti e personale sanitario. Un risultato eccezionale a tutto vantaggio dei pazienti.
Alla prossima buona notizia …
Berto Dragano