Il Consiglio Comunale approva la richiesta
La seduta del consiglio comunale di ieri sera ha approvato l’autorizzazione alla tumulazione privilegiata della salma del servo di dio fra Daniele Natale. La richiesta della traslazione e tumulazione dei resti mortali di fra Daniele era stata avanzata lo scorso 6 marzo dal Ministro Provinciale dei frati cappuccini fra Francesco Colacelli
Tutti i componenti della massima assise cittadina hanno votato favorevolmente. I resti di fra Daniele, al secolo Michele Natale deceduto a San Giovanni Rotondo il 6 luglio 1994 e tumulato nella tomba di famiglia ubicata nel cimitero comunale, saranno tumulati prossimamente nella Cappella attigua alla navata destra della chiesa di “Santa Maria delle Grazie”, secondo quanto stabilito dalle norme vigenti nelle Cause dei Santi.
La traslazione aveva già incassato il parere favorevole dell’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo monsignor Michele Castoro, l’autorizzazione della Congregazione Vaticana delle Cause dei santi ed il parere favorevole dei familiari del Servo di Dio.
Tutti i consiglieri comunali, senza distinzioni partitiche, hanno votato favorevolmente l’accapo, mettendo per una volta da parte le vicende e i contrasti politici per una nobile causa.
Fra Daniele Natale nacque a San Giovanni Rotondo l’11 marzo 1919 dal matrimonio tra Berardino e Angela Maria De Bonis. Entrò tra i Frati Cappuccini nel 1933 e dopo gli anni di formazione, il 12 maggio 1940 emise la professione perpetua nel Convento di Montefusco. Per volere dello stesso san Pio divenne suo Figlio spirituale. Dal santo di Pietrelcina imparò a vivere il mistero della sofferenza e della malattia come mezzo di purificazione e santificazione. Svolse gli uffici di portinaio, cuoco, sacrista con dedizione ed umiltà. A Foggia, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale si distinse per la carità verso i feriti, gli sfollati, le vittime e le famiglie della città. Dopo la morte di Padre Pio, per mandato dello stesso, si fece apostolo del suo messaggio peregrinando per l’Italia e l’Europa. Morì in concetto di santità a San Giovanni Rotondo il 6 luglio 1994. E’ in corso l’inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, la quale è iniziata il 7 luglio 2012.