Il parere di Gaetano Cusenza sulle vicende della Casa Sollievo
I mezzi di comunicazione, in queste ore, stanno parlato della Casa Sollievo della Sofferenza.
Il Tg3 Puglia ha annunciato: <l’Ospedale di Padre Pio è in crisi>.
La Gazzetta del Mezzogiorno ha confermato: < la Regione Puglia frena lo sviluppo della Casa Sollievo della Sofferenza>.
Io penso che l’Ospedale di Padre Pio, oggi più di ieri, sta offrendo un Servizio Sanitario eccellente, la prova di tutto questo sono: le innumerevoli richieste di prestazioni diagnostiche, di esami strumentali e di ricoveri che aumentano sempre più.
Che cosa determina l’aumento della domanda verso Casa Sollievo della Sofferenza?
1) La professionalità degli Operatori Sanitari.
2) La chiusura, nella nostra Provincia, di tre Ospedali su sette e di alcuni reparti in altre strutture Ospedaliere.
3) In Casa Sollievo della Sofferenza la gente si sente accolta, assistita e servita con impegno e professionalità.
4) E’ l’Ospedale di San Pio.
Se il nostro Ospedale funziona così bene, dov’è allora la crisi?
Non c’è nessuna crisi. C’è invece una politica sanitaria che va ripensata. Occorre che il governo nazionale insieme alle Regioni, ridisegnino alcuni aspetti del sistema sanitario, in particolare è necessario che si ridetermini il rapporto tra le istituzioni pubbliche e gli ospedali ecclesiastici, i quali stanno vivendo tempi molto difficili. Sia chiaro gli ospedali ecclesiastici in Italia ricevono regolarmente, dalle rispettive Regioni, alla pari degli ospedali pubblici, i fondi per i ricoveri, per le prestazioni diagnostiche e gli stipendi per il personale. Non ricevono invece il rimborso per le prestazioni non coperte da tariffe, le quali sono tantissime e nell’arco di diversi anni accumulano crediti per milioni di euro. Sono queste prestazioni il pomo della discordia. E’ su questi temi che bisogna aprire un confronto con il governo nazionale e la Giunta Regionale. Oggi la situazione degli ospedali ecclesiastici in tutta Italia è molto difficile.
Pensiamo al San Raffaele di Milano che ha avviato la procedura della cassa Integrazione per diversi lavoratori, oppure all’ Istituto Dermatologico dell’Immacolata di Roma. Sono ospedali di eccellenza, punti di riferimento nazionali, ma che rischiano moltissimo se non si interviene.
Certo il settore sanitario è molto complesso e delicato, per anni si sono avuti sprechi esagerati. Inoltre bisogna tener presente che il governo Monti nell’ultima finanziaria ha previsto tagli per alcuni miliardi di euro.
Allora che senso ha fare una riunione dei Sindaci del Gargano e attaccare in modo generalizzato il presidente Vendola o l’assessore Gentile, quando invece i tagli sono stati fatti dal governo nazionale?
Perché l’On. Cera, per il suo ruolo di Parlamentare, anziché accusare la Regione e l’assessore Gentile, non formula un’interrogazione al governo Monti ( tra l’altro suo alleato) e chiede spiegazioni sul finanziamento sanitario alle Regioni che è stato ridotto all’osso?
La riunione svoltasi nella sala consiliare di San Giovanni Rotondo alla presenza di alcuni Sindaci e del Presidente dell’Ente Parco del Gargano, è stata inutile, in quanto si è ridotta ad un continuo attacco alla Giunta Regionale. Non è stata una riunione istituzionale, ma un’assemblea politica di amministratori di centrodestra che “ processavano” la Giunta Regionale di centrosinistra, tra l’altro assente e quindi senza nessuna possibilità di difendersi. Errore grossolano. Queste riunioni non aiutano un percorso già delicato e difficile, ma peggiorano la situazione.
Si è utilizzato l’argomento sanità per attaccare politicamente la Regione Puglia.
La salute dei cittadini non ha colore politico.
Non si possono lanciare accuse generiche. Se si tiene a cuore il destino dell’Ospedale di Padre Pio, e sono certo che tutti i presenti alla riunione c’è l’avessero, occorre intervenire sul vero problema, che appunto è quello che la Regione, con fondi nazionali, riconosca le prestazioni non tariffate.
Inoltre, per la mia esperienza personale, posso assicurare quanto sia forte e sincero l’apprezzamento e la stima che la Regione Puglia, nelle persone del presidente Vendola e dell’assessore Gentile, hanno verso l’Ospedale di San Pio.
Senza strumentalizzazioni e con vero attaccamento al nostro territorio e alla Casa Sollievo della Sofferenza, si apra un tavolo con la Regione perché possa riconoscere al nostro Ospedale tutto ciò che è necessario per continuare ad essere un eccellente servizio sanitario.
Gaetano Cusenza
Vice Presidente Commissione Consiliare Provinciale sulla Salute