Dagli attivisti del M5S la ricostruzione di un lungo iter… ancora aperto
Dopo il silenzio che ha caratterizzato la prima fase dell’emergenza Coronavirus, il Meetup San Giovanni Rotondo in MoVimento torna a fare pressing sul primo cittadino per avere risposte sullo stato dell’annoso problema della Fogna bianca, che quando sembra fare finalmente un passo avanti si ritrova a doverne fare due indietro.
La telenovela della FOGNA BIANCA
Cari Sangiovannesi,
ci siamo lasciati con una serie di domande per l’Amministrazione e l’affermazione che nei giorni di “silenzio” la nostra attenzione è rimasta alta e abbiamo seguito «il filo degli atti » prodotti.
Adesso entriamo nel merito: avete notizie di come procedano i lavori per la realizzazione dell’opera delle opere per la nostra città? Di come l’amministrazione Crisetti stia “risolvendo” il problema dei problemi, quello che ha maggiormente animato l’ultima campagna elettorale?
Ve lo spieghiamo noi.
Parliamo della delibera di Giunta n. 33 del 24 marzo 2020.
Questo documento ci dice che, in piena pandemia da Coronavirus, il sindaco, il segretario generale e gli assessori (tranne uno presente in videoconferenza) hanno trovato il coraggio di recarsi, comunque, al Palazzo di città per «[…] autorizzare la costituzione in giudizio del Comune di San Giovanni Rotondo, dinanzi al Tar Puglia di Bari (sic!), a seguito di ricorso notificato dalla società Gianni Rotice S.r.l. […]» e demanda al segretario generale, la scelta del legale che costerà “solo” 25.047,99 euro ai cittadini.
Da questa delibera si capisce che, ad oggi, la telenovela della fogna bianca non ha affatto avuto il suo happy ending. Secondo noi, non solo il problema non è stato risolto ma risulta addirittura aggravato di ca. 25.000 euro. Come si è giunti a ciò?
Partiamo dall’inizio. Siamo nel 2014.
Poco prima di festeggiare il Natale, la Giunta Pompilio ci regala il progetto definitivo, approvando la realizzazione dei collettori principali di fogna bianca, per un importo lordo complessivo di 2.500.000 euro. Poiché all’orizzonte non si scorge nessuna opportunità di avere finanziamenti pubblici, viene attivato un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di Roma per il costo dell’opera: due milioni e mezzo di euro che gravano su tutti noi. Dovremo, ovviamente, sborsare quattrini per vari decenni ancora.
Nel 2016, il dirigente preposto, aggiudica definitivamente alla ditta Foredil i lavori di realizzazione dei collettori della fogna bianca – 2° lotto.
L’ottimismo comincia a diffondersi soprattutto tra gli abitanti esasperati per i gravissimi disagi che sono costretti a sopportare ad ogni temporale: i soldi ci sono, la gara d’appalto per la scelta della ditta è stata chiusa… non resta che realizzare l’opera tanto agognata!
Tra maggio 2016 e dicembre 2017 non viene stipulato nessun contratto, sembrerebbe per la mancanza di regolarità contributiva della ditta aggiudicataria dell’appalto.
Poco prima del Natale 2017, la nuova Giunta comunale, sindaco Cascavilla, approva una propria delibera che invita, per sopravvenute ragioni di interesse pubblico, il dirigente del Settore Lavori Pubblici a revocare l’aggiudicazione alla ditta Foredil.
Nel torpore più assoluto, giunge il 2019.
L’anno delle ultime elezioni e del cambio di guardia al Palazzo di città: arriva il sindaco Crisetti che avrebbe dato all’attività amministrativa un decorso “normale”, almeno così ci ha ripetuto ad ogni uscita pubblica durante la campagna elettorale.
Nel settembre 2019, il dirigente ai lavori pubblici, propone la REVOCA della revoca dell’aggiudicazione alla ditta Foredil (decisa nel 2017).
Questo atto non ci sembra condivisibile e per riaccendere i riflettori sulla questione, la nostra portavoce, Nunzia Palladino, sollecita sin da subito e ripetutamente l’assessore al ramo: presenta infatti quattro interpellanze, ben tre a cadenza mensile: la prima il 04 ottobre, la seconda il 04 novembre, la terza il 04 dicembre 2019. Le risposte ricevute dall’assessore sono del tutto insoddisfacenti. Tuttavia, l’attenzione della consigliera del Movimento 5 Stelle comincia a sortire qualche effetto (lo testimonia anche un punto della delibera 33/2020) e l’assessore capisce che bisogna trovare una soluzione.
Nell’ottobre 2019, come in ogni telenovela che si rispetti, si aggiunge un elemento nuovo, determinante a nostro avviso, per la soluzione del problema: a seguito della prima interpellanza della consigliera Palladino, il segretario generale del Comune trasmette all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) la richiesta di parere sulla ditta Foredil per la stipula del contratto d’appalto, in riferimento agli obblighi previdenziali e assistenziali che, sembrerebbe, la stessa non aveva rispettato.
A novembre 2019 arriva la risposta dell’ANAC ed è inequivocabile: «[…] non sono consentite regolarizzazioni postume della posizione previdenziale, poiché l’impresa dev’essere in regola con l’assolvimento degli obblighi […] fin dalla presentazione dell’offerta e […] per tutta la durata della procedura […], restando irrilevante un eventuale adempimento tardivo […]».
Poco prima del Natale 2019 (e si conferma così la predilezione per il periodo natalizio da parte di tutte le giunte coinvolte in questa telenovela: produrre atti importantissimi per la collettività sotto le feste!) la Giunta Crisetti, revoca la delibera del 2017 e dà il via libera alla stipula del contratto con la ditta Foredil, ignorando (volutamente?) il parere richiesto all’ANAC dal segretario comunale.
Arriviamo infine al 2020.
Per sapere, tra le altre cose, se il segretario comunale abbia comunicato alla Giunta il parere dell’ANAC e se la stessa sia a conoscenza delle inevitabili conseguenze legali derivanti dall’ignorare tale parere, la nostra portavoce presenta un’ulteriore interpellanza datata 3 marzo. È la quarta sulla questione fogna bianca.
Nel frattempo però la telenovela si arricchisce di un ulteriore colpo di scena: il parere dell’ANAC, incomprensibilmente ignorato dalla Giunta, non sfugge alla società Rotice, seconda classificata nella gara d’appalto: il 16 marzo,il Comune acquisisce l’istanza della Rotice al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Puglia per l’annullamento di tutti gli atti che portano alla stipula del contratto con la ditta Foredil.
Sappiamo dalla delibera n. 33/2020 che la Giunta Crisetti ha opposto ricorso.
Cosa deciderà il TAR quando entrerà in merito alle richieste della ditta Rotice si vedrà in seguito e speriamo, a breve.
Spontanee, sorgono diverse domande, alle quali la Giunta dovrebbe cortesemente rispondere: come mai è stato ignorato il parere dell’ANAC chiesto dal segretario comunale? Rispettando quel parere, avremmo potuto risparmiare 25.000 euro e, soprattutto: i lavori sarebbero partiti?
Dopo circa sei anni, la telenovela non sembra avere ancora un epilogo.
Dobbiamo aspettarci altri colpi di scena che renderanno la storia della fogna bianca ancora più “avvincente”?
Meetup San Giovanni Rotondo in MoVimento