Lucio Toma presenta la sua ultima raccolta di liriche
Una poesia realistica e cruda quella contenuta nella raccolta La Strada di Damocle di Lucio Toma che verrà presentata al pubblico giovedi 27 febbario alle ore 20.30 presso la sede dell’associazione culturale ProvoCult.
Nato a San Severo, docente di lettere e collaboratore con diverse riviste online e antologie, è questa per Lucio Toma la terza raccolta in versi.
Dal titolo volutamente evocativo se ne percepisce l’intento e il messaggio che il poeta vuole consegnare al lettore, quella spada di Damocle tesa sul capo di ognuno come monito di un pericolo che potrebbe realizzarsi da un momento all’altro diventa “strada”, groviglio di relazioni, percorso sospeso per quell’essere umano errante alla continua ricerca di se stesso.
Districata in cinque sezioni o percorsi in cui si compone, La strada di Damocle racchiude in sé considerazioni sull’io e sulle sue continue lotte contro i soprusi della vita quotidiana, quell’io poetico costretto a fronteggiare luoghi comuni che si manifestano grazie a quegli osservatori esterni come una festa popolare, il salone del barbiere Salone di varia umanità e l’emblematica bottega del macellaio luogo ironicamente scelto come mattatoio del linguaggio.
La raccolta prosegue con la sezione Mare di Noia, dove si affronta la tematica quanto mai tragica e attuale dei naufragi e morti per annegamento.
In Affetti e Difetti Lucio Toma si cimenta sugli effetti della vita a due, dell’amore uomo- donna, di quello padre-figlio e di come siano sempre pervasi entrambi dall’indecisione tra ciò che è fuori e ciò che risiede nel profondo.
E non poteva chiudere la raccolta la sezione Esiti con quella che è definita “la poesia delle ultime cose”. Sezioni che affrontano tematiche diverse non dimenticando mai la precaria condizione esistenziale, che partendo dal singolo diventa pretesto per allargare la ricerca di se stessi a quella pluralità di individui, che accomunati dalle stesse esperienze, diventano camminatori di uno stesso sentiero.