Mensa… una commedia tutta politica
Il 4 gennaio scorso tra le colonne della Gazzetta del Mezzogiorno è stato pubblicato un articolo sulle dichiarazioni della consigliera Nunzia Canistro.
L’attacco della consigliera all’amministrazione si conclude con un velato riferimento al cattivo funzionamento della mensa scolastica e più precisamente alla impossibilità di reperire i documenti relativi alla stessa negli uffici competenti, ma quanto riportato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 04/01/2020, non è corretto ma anche, sfortunatamente, molto comune.
Oggi più che mai l’esercizio di certa politica è quello di dare valore all’ignoranza.
Nell’articolo si dice che un certo “candidato dell’amministrazione Crisetti (n.d.r.) lavora per la ditta della mensa con il compito di controllare la qualità”.
Ecco, facciamo chiarezza!
Iniziamo dalla prima bugia. Il riferimento al “candidato dell’amministrazione Crisetti” è senza ombra di dubbio a chi ora vi sta scrivendo per far luce su certe affermazioni fantasiose e che non è stato candidato nell’ultima competizione elettorale.
Il sottoscritto non ha il “compito di controllare la qualità della mensa”, ma svolge una consulenza igienico-sanitaria in collaborazione con gli organi di vigilanza territoriali.
La nostra consulenza con la ditta che gestisce la mensa, peraltro, è attiva già da quando la consigliera Canistro era vicesindaco.
Negli anni abbiamo sempre partecipato ad incontri con docenti e genitori.
Nella passata amministrazione Cascavilla abbiamo collaborato attivamente con l’Asl territoriale e l’Assessore D’Addetta, al fine di evitare la sospensione del servizio mensa non per la cattiva gestione del servizio, ma per l’insufficienza di locali idonei al porzionamento pasti, che non sono stati mai pensati in passate amministrazioni e attualmente ancora precari.
Periodicamente gli organi di vigilanza afferenti al dipartimento di prevenzione e igiene hanno visitato la struttura dove è ospitata la cucina per il servizio mensa e nel merito non hanno evidenziato alcuna criticità igienico-sanitaria.
La verità è che i cittadini devono sapere che la politica negli ultimi tempi è sempre più una giostra impazzita che fa dimenticare presto quello che gli stessi amministratori hanno tentato di gestire, perdendo il vero senso civico della gestione della cosa pubblica.
E allora da cittadino mi chiedo: perché in passato non si è pensato di edificare una cucina esclusiva per il servizio mensa dei nostri bambini?
Perché la selezione del personale si svolge sui tavoli comunali?
Perché non si è ancora organizzato una commissione mensa composta da genitori?
Perché la consigliera non ha affrontato la situazione con lo stesso fervore quando era vicesindaco dal momento che lo stesso malcontento era nell’aria anche negli anni passati?
Ripensando ora al disagio della consigliera, mi rendo conto della sfida più grande: far coincidere chi sei con il posto da dove vieni e quello in cui vuoi andare.
Mi rendo conto anche che ancora molta strada deve fare la politica per trovare la sua voce.
Berto Dragano