Intervista al consigliere comunale Gaetano Cusenza
La questione della ZTL nella zona internazionale ha spaccato la maggioranza guidata da Michele Crisetti. Da una parte i cinque consiglieri dissidenti Cusenza, Cappucci, Canistro, Ciavarella e Gemma, dall’altra gli altri consiglieri del PD e San Giovanni Rotondo Popolare che, unitamente al primo cittadino, stanno difendendo a spada tratta la decisione assunta dalla Giunta e dall’assessore alla viabilità Giuseppe Siena.
Abbiamo incontrato uno dei principali protagonisti di questa vicenda, il consigliere comunale Gaetano Cusenza che sulla questione ha le idee molto chiare.
«Devo ammetterlo, non mi aspettavo che il Sindaco e i colleghi Consiglieri di maggioranza scrivessero una nota per risponderci. Fa sorridere quando dicono: “Il susseguirsi quotidiano di documenti dal solo tono polemico e strumentale”, quando abbiamo mandato solamente due missive, non mi sembra un susseguirsi quotidiano».
Per quale motivo avete ritenuto necessario intervenire?
«Abbiamo scritto al Sindaco su due argomenti molto importanti e attuali della nostra Città: la ZTL della zona Internazionale (Convento-Casa Sollievo della Sofferenza) e il Consorzio del Piano Sociale di Zona.
Lungi da noi il voler essere polemici e strumentali, ma se siamo ricorsi a questo è semplicemente perché sulla ZTL non siamo stati assolutamente coinvolti dall’assessore Siena, quando invece veniamo interpellati quotidianamente da tantissimi concittadini che non condividono il provvedimento.
Sul Consorzio del Piano Sociale di Zona è calato un silenzio, che visto come sono andate le cose in precedenza, ci preoccupa. I nostri colleghi consiglieri di maggioranza, di contro, non hanno replicato sui due argomenti, ma sui social hanno pubblicato una risposta timida, imbarazzata e soprattutto piena di inesattezze».
Cosa non vi convince del provvedimento sulla ZTL?
«Già nell’agosto 2020, con delibera numero 96, si decise di programmare nella stessa zona, il traffico limitato, ma si prese immediatamente atto che, considerando le molteplici esigenze dell’Ospedale di Padre Pio, la ZTL non era attuabile.
Oggi, che le condizioni non sono assolutamente cambiate, si vuole riproporre una ZTL che creerebbe infiniti disagi ai ricoverati, ai loro familiari, ai pazienti ambulatoriali, al personale sanitario e amministrativo della Casa Sollievo della Sofferenza la quale, in questi giorni tra l’altro, è impegnatissima, in primo luogo, a svolgere la sua consueta ed eccellente attività sanitaria, in secondo luogo, è presa da una importante interlocuzione con la Regione Puglia, per chiarire e risolvere molti aspetti, sia sanitari che economici.
Inoltre i turisti e i pellegrini che si recano, numerosissimi, a visitare il corpo di San Pio e i suoi luoghi, subirebbero dei disagi indescrivibili.
Chi insiste sulla ZTL nella zona internazionale non conosce bene quei luoghi e non li vive a pieno, per questo riteniamo la sua istituzione dannosa e pertanto chiediamo la revoca della delibera».
Anche sul Piano Sociale di Zona nutrite forti perplessità…
«Chi ci rappresenta nell’Ambito del Piano Sociale di Zona, confondendo i ruoli e non rispettando la sovranità dei Consigli Comunali, unici deputati a redigere e ad approvare lo Statuto e la Convenzione, ha fatto si che oggi ci ritrovassimo un brutto Consorzio.
Lo Statuto del Consorzio recita che possono far parte del Consiglio di Amministrazione, tutte le persone dei comuni associati, fatta esclusione dei consiglieri comunali. Questa norma penalizza, ingiustificatamente, i consiglieri che avrebbero come unica colpa quella di essere stati eletti e messi alla porta anche se appassionati o esperti di politiche sociali.
Ad ogni buon conto, a distanza di due mesi dall’approvazione della delibera, non conosciamo l’esito del costituente del Consorzio e, soprattutto, non abbiamo notizie riguardanti le nostre osservazioni.
Pertanto siamo molto preoccupati dal silenzio di chi ci rappresenta nel Piano Sociale di Zona, e visto i precedenti non confortevoli, abbiamo sollecitato il nostro Sindaco».
Per quale motivo siete ‘spaccati’ su questi due argomenti con gli altri consiglieri di maggioranza?
«Le nostre due note secondo i Consiglieri del PD e di SGR Popolare, si oppongono alla loro “visione del bene comune della Città” e dimostrano “il nostro disinteresse ad affrontare temi importanti”. Carissimi colleghi del PD e di SGR Popolare, ci volete ricordare qual è la vostra visione del bene comune? Quali sono gli argomenti di cui siete stati proponenti e protagonisti? Forse il nuovo appalto sui rifiuti? Oppure quello sui parcheggi? Argomenti fermi da anni. O state pensando alla brutta delibera di costituzione del Consorzio del Piano Sociale di Zona?»
I vostri colleghi vi accusano inoltre delle ripetute assenze nelle riunioni di maggioranza…
«Se è questo che ci contestano ricordo che alle riunioni sul nuovo capitolato dei rifiuti e dei parcheggi i consiglieri del PD e di San Giovanni Rotondo Popolare non sono stati mai presenti, nonostante sono argomenti riguardanti le loro deleghe assessorili. Noi, invece, non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza. Stesso discorso potrei farlo per argomenti proposti poi da altri assessori come: arredo urbano, direttrice Convento-Centro Storico, arredo urbano circumvallazione, Piano Urbanistico Generale e altri».
Anche il Sindaco si è schierato apertamente dalla parte dell’assessore Siena difendendo il suo operato.
«Al Sindaco, voglio ricordare, che lui stesso ha proposto in Giunta la delibera per riprendere i lavori del PUG, argomento che fa parte del suo programma, e che abbiamo discusso molte volte in maggioranza. Purtroppo gli assessori Siena e Masciale del PD e l’assessore Patrizio di SGR Pololare non l’hanno voluta firmare. Leggo inoltre che sia il PD che SGR Popolare ribadiscono il pieno sostegno all’assessore Siena, e questo lo posso capire, ma non comprendo quando dicono che l’assessore “avrebbe risolto ataviche questioni e diversi problemi stanno vedendo la loro risoluzione”.
Mi ricordate, cari collegi consiglieri quali sarebbero questi problemi risolti dall’assessore? Ricordo agli amici consiglieri che hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Pasquale Chindamo, reo di essersi fatto solamente fotografare con l’on. Giuseppe Conte».
Ci sono spiragli per ricucire questo strappo o si aprirà una crisi amministrativa che potrebbe portare allo scioglimento anticipato del consiglio, ad un anno dalla scadenza naturale del mandato?
«Per scongiurare questo pericolo consiglio agli amici consiglieri comunali del PD e di SGR Popolare, di iniziare ad occuparsi di qualche argomento che riguarda il “bene comune della città” che tanto decantano. Se iniziano subito, forse, siamo ancora in tempo per fare qualcosa di buono prima delle comunali del 2024».