di Franco Di Cosmo
In questo
commento una proposta sintetizzata in termini di energia rinnovabile e ambiente
dei programmi di chi è in corsa, spesso al centro della cronaca proprio per
temi di emergenza ambientale.
San Giovanni
Rotondo è chiamata il 15 e il 16 di maggio a rieleggere il primo cittadino e il
consiglio comunale che potrebbero allungare la corsa con il ballottaggio del 29
e il 30.
Per la poltrona
sono ben quattro i candidati sindaci a correre e poche idee su energia e
ambiente nei programmi.
Tornare alle
urne per eleggere il sindaco vuol dire scegliere chi per i prossimi cinque anni
avrà un ruolo determinante per salvare la nostra Città dal problema economico e
ambientale e dal riscatto verso un sistema energetico più pulito e in linea con
i dettami europei. E i Comuni ne saranno i protagonisti. Ambiente ed energia
sono argomenti di un sistema economico e sociale “verde” sempre più richiesto
da cittadini e imprese.
Mobilità sostenibile, risparmio energetico, uso delle fonti pulite,
fotovoltaico obbligatorio sui nuovi edifici ed emergenza smog, regolamento
edilizio comunale con l’obbligo di installazione di pannelli solari
fotovoltaici nelle nuove costruzioni, dovrebbero essere al centro dei programmi
dei candidati sindaci.
Tra le numerose
proposte che promuoviamo per l’ambiente:
– lo stop al consumo di territorio
– l’avvio della raccolta differenziata per
l’umido
– interventi urgenti per la mobilità
– l’incentivazione delle produzioni agricole
locali
– minibus elettrici per brevi tragitti che
consentano riduzioni di inquinamento da emissioni e inquinamento acustico,
scuolabus ecologici con tanti vantaggi per l’ambiente.
– realizzazione di “Piano del Verde” per diffondere il
verde non soltanto nei parchi, ma anche con la creazione di viali alberati,
parterre verdi, percorsi pedonali e ciclabili.
Diffondere
progetti di sostenibilità per lo sviluppo sostenibile che farà di SGR un polo
di eccellenza negli studi e nei progetti ambientali, a partire dalle energie
rinnovabili. Un lavoro cui molte Città guardano con interesse.
Le energie
alternative sono opportunità per migliorare la qualità della vita quotidiana.
Bisogna parlare di tecnologia e ricerca, rispetto e responsabilità. Applicare
questi principi a un sistema cittadino significa avere una città pulita dove
l’inquinamento non sia più fonte di disagio e malattia per i suoi cittadini.
Una Città deve agire culturalmente, organizzandosi in modo intelligente,
risparmiando energie attraverso buone prassi. Occorre, quindi, incentivare
l’edilizia sostenibile, sistemi di riscaldamento moderni, per esempio,
affiancando pannelli solari termici al riscaldamento tradizionale,
un’operazione che chiamerei “Tetti verdi a SGR”. Inoltre utilizzare l’acqua e
il sole come fonti di approvvigionamento e sviluppare ed estendere tutte le
pratiche di riciclo dei rifiuti.
Il Comune come
promotore e facilitatore di questi processi, deve avviare una stagione di sviluppo
e modernizzazione che sia la base della qualità della vita dei cittadini, ma
anche un vettore del sistema economico della città, avviando sinergie con le
aziende e gli operatori che già operano nei settori delle tecnologie “Verdi”.
Vogliamo una Città verde non solo per piante e fiori, ma anche per politiche di
sviluppo e crescita di attività legate a questi settori che potranno offrire
nuove prospettive di lavoro ai giovani talenti.
Avviare
un’inversione di tendenza attraverso un percorso di confronto con tutti gli
attori della città finalizzato a creare un piano per la sostenibilità integrato
e condiviso, nel quale i cittadini siano protagonisti e non comparse.
Ci vuole
maggiore coraggio nel valorizzare la tecnologia e modernizzare i sistemi di riscaldamento
domestici e di edifici pubblici più inquinanti. Si deve promuovere un progetto
di “cittadina ecologica” per la movimentazione postale e dei prodotti
commerciali con mezzi elettrici e stazioni di interscambio ai confini urbani.
I sangiovannesi
devono riscoprire l’orgoglio di abitare una Città sostenibile, rispettosa,
nella quale il senso civico verso l’ambiente non è solo un vessillo da agitare
demagogicamente, ma un vero valore condiviso e applicato.
Consentire
risparmi economici alle famiglie e alle imprese, migliorare la qualità
dell’aria, promuovere lo sviluppo di un’economia locale, sviluppare filiere
artigianali capaci di generare occupazione stabile, rendere più confortevole e
sicura la vita dei cittadini.
Sui tetti degli
edifici pubblici, in particolare le scuole, devono essere previsti, ove
possibile, impianti fotovoltaici.
Sui rifiuti, la
pigrizia della Città nella raccolta differenziata pesa sulle prospettive
ambientali dell’intera area. Servono politiche come: riduzione della produzione
locale di rifiuti, potenziamento del riuso e incremento del riciclo (aumentando
la raccolta differenziata, per quantità complessiva e frazioni raccolte
separatamente). Consentendo in tal modo un effettivo risparmio ai cittadini sul
costo economico e sociale della gestione del ciclo dei rifiuti.
Pensare sostenibile per una città significa domandarsi se una delibera
approvata oggi possa presentare in futuro impatti negativi sulla vita dei
cittadini in termini di ambiente, di socialità, di salute, di economia.
La mobilità
sostenibile è condizione indispensabile per una migliore qualità di vita: meno
traffico significa aria pulita, meno rumore, spazi pubblici restituiti ai
pedoni, sicurezza nelle strade.
Il trasporto
pubblico deve diventare più rapido, più efficiente e meno costoso per i
contribuenti.
Franco Di Cosmo SEA