di Pio Matteo Augello
presso la struttura alberghiera dell’ Holtel Miramonti gli immigrati del nord
Africa destinati a San Giovanni Rotondo nell’ambito del programma di
accoglienza per l’emergenza umanitaria nel nord Africa.
Ad accoglierli, a parte naturalmente i
proprietari e gli addetti della
struttura alberghiera, c’erano tre rappresentanti della Protezione Civile Regionale
e i membri dell’associazione “Mondo Nuovo” di Lucera che si occuperà
dell’assistenza e della tutela legale degli immigrati.
Gli immigrati sono in tutto circa 40
persone, sono tutti maschi e giovanissimi, con età compresa fra i 18 e i 27
anni, parlano correntemente l’inglese , sono di diversa etnia e religione
(musulmani, cattolici ecc.). Resteranno nella nostra città, secondo convenzione,
fino a fine dicembre, con possibilità di una ulteriore proroga. Fanno parte di
un gruppo di 1400 persone circa destinati alla Regione Puglia, e poi
ridistribuiti sul territorio regionale, in base alla tabella ufficiale della
protezione civile nazionale http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_dossier.wp?contentId=DOS28362
Come spiegato da uno dei tre rappresentanti
della protezione civile presenti ( che fanno parte di un gruppo di 7 uomini,
non tutti della protezione civile,
incaricati dal commissario delegato di gestire l’emergenza, l’assistenza
e l’accoglienza degli immigrati,), si tratta di persone sbarcate tra maggio e
luglio del 2011, in possesso di permesso di soggiorno temporaneo e richiedenti
asilo politico e quindi liberi di circolare. Tutti sono stati sottoposti a
identificazione e a screening-sanitario.
Il progetto per l’ emergenza umanitaria si
articola in 2 fasi: la prima riguarda
accoglienza iniziale, primo ristoro, assistenza sanitaria,
identificazione e rilascio dei permessi temporanei. La seconda fase, che ha
avuto inizio a Novembre di quest’anno, denominata dell’ Assistenza Diffusa, ed
è quella che ci riguarda da vicino come comunità, mira al massimo
dell’integrazione sociale con il minimo impatto sulla realtà sociale e
locale. Questa fase ha tra i suoi
obbiettivi attraverso la collaborazione di associazione assistenziali presenti
sul territorio, come “Mondo Nuovo” appunto,
l’assistenza legale, sanitaria, igienica nonché la conoscenza della
realtà legale, civile, culturale e tradizionale italiana, e l’insegnamento
della lingua italiana. L’obiettivo finale è quello di rendere queste persone
libere di circolare e lavorare nella Comunità Europea.
L’associazione Mondo Nuovo coadiuvata dal
gruppo incaricato dal commissario
delegato, avrà tra i suoi compiti : il vitto e
l’alloggio, la mediazione linguistica e culturale, l’informazione ai migranti
sui diritti e doveri di permanenza nel centro e l’informazione legale sul
diritto di asilo, il sostegno socio-psicologico, l’organizzazione del tempo
libero, l’insegnamento della lingua italiana, l’informazione sul rimpatrio
volontario assistito, l’assistenza sanitaria e l’orientamento ai servizi sul
territorio. In più è previsto un piccolo sussidio economico per far fronte alle
piccole spese correnti degli immigrati.
Infine,
come fatto notare dal nostro interlocutore della protezione civile, è da
sottolineare, come dall’inizio dell’emergenza questo gruppo di 7 uomini abbia
assistito, accolto e sistemato qualcosa come 1400 persone circa, facendosi
carico quindi di 200 persone a testa. Persone, che andrebbero viste come
famiglie vere e proprie, a cui procurare vestiario, alloggio e vitto,
sistemazioni dignitose, assistenza sanitaria e programmi di integrazione
sociale e di insegnamento e formazione. Indubbiamente, un gran lavoro con cifre
assolutamente importanti.
foto: Giuseppe Gravina