Non bastava il debito nei confronti degli eredi Bramante per il mancato perfezionamento della procedura di esproprio di alcune aree cittadine risalente alla metà degli anni 80 che ha visto soccombente il Comune nel giudizio di primo grado. Ora si aggiunge un’altra vicenda incresciosa: la società concessionaria del servizio di riscossione tributi Gema Spa sta omettendo il versamento nelle casse comunali di una consistente porzione dei tributi riscossi nell’anno 2010 pari almeno a due milioni di euro.
In questo modo diviene impossibile amministrare e dare le risposte minime alla cittadinanza.
Come si può pensare che i cittadini hanno risparmiato di tutto per essere puntuali nel pagamento dei tributi e poi si ritrovano che le tasse pagate non hanno preso la direzione preventivata?
Come si fa a chiedere ai cittadini nuovi sacrifici?
Il Comune non può essere lasciato solo! Per espletare il servizio di riscossione occorre un’autorizzazione del Ministero degli Interni che deve tener conto delle capacità di solvibilità ed affidabilità del soggetto candidato alla riscossione dei tributi. ed è per questo che anche il Ministero deve essere vicino agli Enti coinvolti.
E’ giusto che tutti facciano la loro parte!
Di sicuro l’Amministrazione Pompilio sarà chiamata a nuovi risparmi che non potranno che derivare da tagli a tutto ciò che non è strettamente necessario, con notevole impoverimento della qualità dei servizi da offrire alla cittadinanza.
avv. Antonio Longo Consigliere comunale PDL