Quegli atteggiamenti irritati ed infastiti…
Il 09 Maggio 2013 abbiamo provveduto ad inoltrare all’indirizzo di posta elettronica ass.donprencipe@libero.it – indicato nell’avviso per la ricerca di personale qualificato per dotare il Centro Servizi (progetto SOS Legalità finanziato dalla Fondazione CON IL SUD e cofinanziato dalla Banca di Credito Cooperativo di S. Giovanni Rotondo e dall’Ambito territoriale di S. Marco in Lamis) una mail per richiedere delucidazioni circa alcuni punti che riteniamo poco chiari o poco precisi.
Queste le domande rivolte:
– La ricerca di personale la cui selezione svilupperà in tre fasi: analisi dei curriculum ricevuti, colloqui individuali, scelta dei profili più appropriati è disciplinata da un bando pubblico (cofinanziamento dell’Ambito territoriale di S. Marco in Lamis)?;
– Perché non è specificata la laurea richiesta, indicando magari la o le classi di laurea;
– Perché è possibile presentare la richiesta di candidatura esclusivamente a mezzo di semplice e-mail e non attraverso PEC o raccomandata a/c;
Crediamo di aver posto all’attenzione dei referenti del progetto delle domande corrette e pertinenti come peraltro previsto nell’avviso (Eventuali richieste di chiarimenti e/o informazioni dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo e-mail a: ass.donprencipe@libero.it), dove, sempre nello stesso, si “invita” gli interessati a “non inviare curriculum vitae se non si è in possesso dei requisiti indicati / non si ha corrispondenza esatta con i profili indicati” e perché nel modello allegato all’avviso per la presentazione della candidatura, si – solleva l’Associazione Don Giuseppe Prencipe per qualsiasi inconveniente riguardante il recapito e/o la lettura dei messaggi di posta elettronica inviati al predetto indirizzo e-mail.
A tutt’oggi non solo non capiamo per quale motivo non abbiamo avuto risposte ma non comprendiamo nemmeno l’atteggiamento irritato ed infastidito manifestato da un responsabile del progetto che ci ha palesato la sua indisponibilità ad aprire un confronto!
Tutto ciò ci lascia perplessi e ci amareggia notevolmente vista anche la finalità del progetto cheè quella di
“promuovere la legalità e creare condizioni di sviluppo sociale ed economico attraverso l’implementazione di una rete di servizi territoriali tra attori istituzionali, sociali ed economici.
L’approccio strategico è quello dell’aggregazione dei diversi soggetti locali interessati al progetto, ai fini della valorizzazione delle risorse disponibili per rispondere ai principali bisogni del territorio rispetto ai temi della legalità, della formazione d’eccellenza, dell’immigrazione e della valorizzazione dei beni comuni e dei saperi tradizionali.
In tal senso, si prevede di predisporre interventi educativi modulari diretti agli studenti e ai giovani del territorio, attività extra-scolastiche e di socializzazione per i cittadini di origine straniera, laboratori specialistici sia in ambito tecnologico che di valorizzazione della cultura locale, interventi e servizi di supporto alla creazione d’impresa e all’accesso ai fondi della programmazione territoriale.
Il progetto intende coinvolgere oltre 5.000 studenti e giovani nelle azioni educative, formative e sulla legalità, avviare 8 laboratori specialistici e un centro servizi per le imprese, costituire nuove attività imprenditoriali e promuovere le opportunità occupazionali del territorio”.
Prendiamo atto di quanto sopra descritto ma allo stesso tempo invitiamo nuovamente i responsabili del progetto e della selezione ad una maggiore trasparenza, assicurando di continuare a seguire attentamente gli sviluppi.
Cordialmente,
Lalla Marco, per Città Attiva