Il mercante del freddo di Toni Noar Augello
Un tuffo nella storia all’alba dell’Unità d’Italia, ricco di segreti e colpi di scena
Se avete voglia di un autentico tuffo nel passato, “Il mercante del freddo” di Toni Noar Augello (Edizioni Il Castello, 2011) è il trampolino di lancio ideale.
Alle soglie di una niente affatto scontata Unità d’Italia, l’originalissimo commerciante, protagonista del libro, vende la neve in un paesino dimenticato da Dio, arroccato sul Gargano.
A tal fine, conserva la neve in profonde buche ricavate sulla montagna, durante l’inverno, per poi ritornare a prenderla durante la bella stagione, caricarla sul dorso del proprio mulo e portarla di gran carriera nella sua bottega (la Porta della Neve), dove poterla vendere nelle prime ore del giorno.
Attraverso un impianto narrativo ricco ed articolato, l’autore de “Il mercante del freddo” ci porta a scoprire un mondo ormai scomparso con l’avvento della tecnologia, mentre l’Italia tutta fremeva, al culmine del suo processo unitario.
Con stile ricercato e descrittivo, lo scrittore sangiovannese, affonda la penna nella società del tempo e narra speranze, limiti e sacrifici – anche estremi – di quelli che diventeranno i primi cittadini italiani. Anche il mercante, suo malgrado, dovrà pagare il proprio tributo.
Quattrocento pagine fittissime, senza soluzione di continuità e ricche di riferimenti storici dettagliati, in cui riprendere in mano il filo delle vicende unitarie per provare a rivalutare una storia, locale e nazionale, non ancora raccontata del tutto.
Al link che segue il booktrailer del libro:
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