“Il Linguaggio Segreto dei Fiori”
Vanessa
Diffenbaugh
Il Linguaggio Segreto dei Fiori
Garzanti
Edizioni
Il titolo,
romantico, evoca immagini di epoche passate, profumi antichi che non si usano
più. Raramente, oggi, mandiamo un messaggio tramite il significato dei fiori.
Forse proprio
grazie al titolo che il romanzo è diventato un fenomeno editoriale e alla
copertina, disponibile in quattro versioni “Le rose per la grazia e
l’eleganza, la camomilla per emergere dalle difficoltà, la gerbera come
l’allegria di un’inattesa speranza e i bouganville per la passione”.
Nonostante tutto
però, la storia è una storia forte e dolorosa.
Victoria, la
protagonista, abbandonata in fasce, cresce tra una famiglia adottiva e l’altra,
patendo sofferenze e maltrattamenti, da cui ne esce con un immagine stravolta
di se stessa. E’ convinta di non valere nulla. Fino a quando non incontra
Elisabeth, l’unica donna in cui vede l’immagine di madre e che le insegna il
linguaggio dei fiori.
Victoria ha
paura del contatto fisico e delle parole e, solo nel parco pubblico di Portero
Hill, a San Francisco, riesce a trovare la sua dimensione.
Coltiva i fiori
che lei stessa ha piantato, ognuno dei quali con le proprie caratteristiche e
il proprio messaggio, la Bocca di leone
indica presunzione, il Cardo campestre
indica la misantropia, il Rododentro
dice "stai attento!".
L’infanzia di
Victoria nasconde un segreto, che verrà fuori con l’incontro di un ragazzo, che
sembra conoscere tutto di lei e grazie al quale riuscirà a superare la sua
paura più grande, quella di amare.
MPC