“Spirali”
Jeffery Deaver
“Spirali”
BUR Ruzzoli editore
"I racconti
sono come le pallottole di un cecchino. Rapidi e sconvolgenti. In un racconto
io posso trasformare il bene in male e il male in peggio e, cosa ancora più
divertente, quelli veramente buoni in veramente cattivi"
Jeffery Deaver
mi ha deluso solo con “Nero a Manhattan”; mi sarei trasformata in una cattiva
dei suoi romanzi se solo lo avessi incontrato! Ma come? Da lui che avevo
appreso cos’era uno "spettrometro di massa" (che siamo, noi e
tutto ciò che ci circonda, chimica pura), se ne esce con una trama
banalissima!!!
Ma un errore lo si può perdonare al
vincitore dell’Ellery Queen Readers Award
for Best Short Story of the Year, del British
Thumping Good Read Award, del Crime
Writers’Association’s Ian Fleming Steel Dagger Award, nonchè allo scrittore
che mi ha tenuta sveglia per notti intere, per sapere in che modo Amelia Sachs
e Lincoln Rhyme, protagonisti di alcuni suoi libri, fossero in grado di arrivare
al colpevole.
Ed ecco che si
cimenta in racconti, 16 per la precisione, che sono capolavori. Imprevedibilità
è la parola d’ordine per questi racconti.
Brevi, veloci,
avvincenti, che si leggono con piacere, che danno quella suspance che solo
Deaver riesce a creare, dove non abbiamo il tempo di affezionarci ai
personaggi, di immaginarci i luoghi, solo il tempo di pensare "Oddio la
uccide!…No, non ancora..o forse si?".
un punto di vista differente, la donna abbandonata, il papà amorevole con un
hobby che in apparenza è la pesca, ma con la lenza fa tutt’altro, la top model
bellissima che per liberarsi di un ammiratore assillante cerca di scappare e
poi…., il marito geloso, che vede fantasmi ovunque e s’improvvisa detective,
e la vedova indifesa che non è come sembra. E poi spunta
William Shakespeare, per gli amici Will, in un racconto in cui il drammaturgo
inglese ha un ruolo fondamentale per smascherare un terribile torto subito. E un racconto
inedito con la coppia Amelia Sachs-Lincoln Rhyme, in una New York tutta
natalizia.
Buona lettura!
MPC