Comunicato ufficiale della società
In riferimento alle “espressioni” della società-associazione sportiva Real San Giovanni, pubblicate sul portale d’informazione www.sangiovannirotondonet.it/copia il 1 febbraio 2012, riferite alla questione sollevata dall’A.C. San Giovanni Rotondo in merito al canone che ogni associazione sportiva è tenuta a versare presso la Tesoreria del Comune mezzo bonifico bancario per l’utilizzo dell’impianto sportivo “Antonio Massa” è nostro dovere, ancor più che diritto, precisare e proporre quanto segue:
1 – Apprendiamo con piacere la felicitazione con la quale il Real San Giovanni, pubblicamente, accoglie i positivi risultati della prima squadra della A.C. San Giovanni Rotondo. Saremmo ancor più felici se simile contentezza fosse dimostrata anche in privato e con atteggiamenti costruttivi e non distruttivi.
2 – Non è stata, non lo è, e mai lo sarà intenzione dell’A.C. San Giovanni Rotondo affrancarsi in maniera assoluta del titolo di pubblico utilizzo dello stadio né tanto meno la paternità del gioco del calcio nella nostra amata città. La storia sportiva, culturale, sociale e umana da anni ne è palese dimostrazione.
3 – La A.C. San Giovanni Rotondo è pienamente a conoscenza dell’esistenza di un regolamento comunale. Come è pienamente a conoscenza dell’esistenza di altre convenzioni che dovrebbero disciplinare altre strutture di pubblica utilità.
4 – Visto l’utilizzo maggiore, dell’impianto sportivo “Antonio Massa”, dell’A.C. San Giovanni Rotondo rispetto a tutte le altre società calcistiche presenti sul territorio cittadino è assolutamente ovvio che la medesima società è quella maggiormente gravata dai costi per l’utilizzo il medesimo impianto.
5 – Il continuo utilizzo dell’impianto, così come dichiarato nelle espressione pubblicate dal Real San Giovanni, è il fattore principe (questo una società-associazione come il Real, visti gli esperti presenti nel proprio organico e la pluriennale esperienza sul campo, dovrebbe saperlo) per il conseguimento dei risultati, giustamente ottenuti dalla prima squadra, che hanno reso felici anche i dirigenti e gli iscritti del Real San Giovanni.
6 – Il “modus operandi” dell’A.C. San Giovanni Rotondo, ovviamente, non è finalizzato <al conseguimento dell’assoluta paternità dell’attività agonistica nella nostra città>, così come “espresso” dal Real San Giovanni bensì alla leale concorrenza tra sportivi. Il tutto per innalzare il livello sportivo e essere da stimolo per tutti, al fine di migliorare le condizioni generali dello sport, non solo calcio, nella nostra amata città.
7 – In merito alla non concepibile giustificazione che il Real San Giovanni, in maniera supponente, dà alla frase ….”Abbiamo chiesto al Sindaco un incontro per meglio chiarire ma ad oggi non abbiamo avuto risposta. Cosi il calcio morirà….” restiamo sbigottiti. In quanto l’A.C. è assolutamente convinta che il calcio cittadino non finirà con la “sparizione” di una o l’altra associazione sportiva, ma lo sbigottimento è tale e profondo in quanto il Real San Giovanni da tempo mina continuamente alla distruzione dell’A.C. San Giovanni. Comportamento “espresso” anche con carte ufficiali. Comportamento, tra l’altro, che sino ad oggi ha ottenuto risultati contrari, per i quali ribadiamo anche il Real San Giovanni ha espresso felicitazioni.
8 – Sul criterio da utilizzare per il maggiore utilizzo del campo, l’ A.C. San Giovanni Rotondo contrariamente alle improvvisate “espressioni” usate dal Real, è pronta a discutere con le parti interessate fissandone insieme i punti ed i contenuti. Tra i quali ci potrebbe essere, con nostra grande felicità, quello del numero degli iscritti. Concordiamo perfettamente che non può essere la categoria a stabilire chi, come e quando debba usare una struttura di pubblica utilità. Anche se in passato proprio l’A.C. è stata l’unica associazione sportiva a subire simile trattamento.
9 – Inoltre, non sono le difficoltà economiche, alle quali sta facendo fronte l’A.C. San Giovanni Rotondo e che tanto fanno gioire sciocchi detrattori, a farci ergere a detentori della pratica sportiva ma i risultati (dei quali teniamo a ribadirlo anche il Real ha espresso pubbliche felicitazioni), la continuità del lavoro, la progettualità, la professionalità, la crescita calcistica ed umana dei nostri tesserati. Allo stesso tempo riteniamo che anche altre associazioni sportive cittadine possano erigersi a simili comportamenti: all’A.C. San Giovanni Rotondo non potrebbe che fare enormemente piacere. L’A.C. non soffre di nessuna forma di inferiorità, sportiva, sociale e umana.
10 – Infine, saremmo veramente grati al Real San Giovanni Rotondo ed al Comune di San Giovanni Rotondo, se il canone da versare all’Ente per l’utilizzo dell’impianto venisse disciplinato così come è disciplinata la gestione della struttura di pubblica utilità sita in via Sapri e quartier generale del Real San Giovanni. Una soluzione che metterebbe d’accordo tutti eliminando situazioni di privilegio e a tratti anche antipatiche. Nonché una simile soluzione sarebbe facilmente praticabile da tutti, meno dispendiosa per tutte le associazioni sportive cittadine e realizzabile in tempi brevissimi, meno di 24 ore.
Attendiamo fiduciosi una risposta dal REAL SAN GIOVANNI e dal Comune, vista la comunità di intenti, per definire e ratificare la proposta pubblica resa dall’A.C. San Giovanni Rotondo in merito all’utilizzo degl’impianti di pubblica utilità. Cogliamo inoltre l’occasione per augurare al Real San Giovanni di raggiungere tutti traguardi fissati ad inizio stagione.
Tanto era doveroso,
A.C. San Giovanni Rotondo.