di Carlo Cardone
Non è possibile che il
cattivo stato di salute della scuole in generale, debba influire anche sulle
norme di sicurezza e in particolare delle scale antincendio che, voglio
rammentare, con il decreto del Presidente della Repubblica n. 574/55 relativo
alla prevenzione degli incendi o delle calamità di altra natura, è divenuto
obbligatorio installarle in tutte le scuole di ordine e grado.
Non solo ogni Istituto di
Istruzione deve essere dotato di scala antincendio, ma addirittura il decreto
ne specifica il numero a seconda dei frequentatori della scuola stessa. Tra le
tante disposizioni, tra l’altro, è regolamentata l’adozione delle uscite di
sicurezza nella misura di una porta esterna di 1 metro
ogni cinquanta persone). Inoltre, per ogni aula che contenga più di
venticinque alunni, la porta dovrà essere apribile verso l’esterno e gli
istituti dovranno essere quindi dotati di scale antincendio adeguate.
Quella che vedete nella foto
è la scala antincendio dell’Istituto Magistrale “Maria Immacolata”, ubicata in
Piazza Europa del nostro paese. Si noterà la scala antincendio, ma le porte,
ci chiediamo tutti, dove sono? Per
sentito dire sembrerebbe che una volta ultimata la scala e aperti i fori per
applicarci le porte i fondi si siano esauriti e non si è trovato nulla di più
economico di far murare quelle che dovevano essere le uscite di sicurezza! La
beffa più grande è che dall’interno in prossimità delle cosiddette porte
(murate) vi sono accese su ogni piano le insegne di “uscita di emergenza”.
Sono consapevole che il periodo
di crisi come quello che stiamo attraversando influisca negativamente un (bel)
po’ su tutto, ma sulla sicurezza dovuta ai nostri ragazzi, non si dovrebbe
risparmiare niente e nessuno. A questo punto spero di cuore che non debba mai e
poi mai succedere qualcosa perché poi, chi (in tutti i sensi) “pagherà”?