LibriAmo a cura di Renata Grifa
Sii più intelligente che puoi,
è la cosa migliore che tu possa fare.
Madeleine St John
Finalmente arriva in Italia Madeleine St John.
“Siamo negli anni Cinquanta, all’alba di un decennio ribelle decisivo per le lotte di libertà e indipendenza delle donne. Leggere le signore in nero significa farsi catturare dal luccichio di un tempo e un luogo lontani eppure immediatamente familiari”.
È con queste parole di Helena Janeczek che ci viene presentato questo fantastico gioiellino letterario.
Impossibile negare che più che la presentazione autorevole della Janeczek ciò che attira di questo libro è la bellissima copertina che solo a vederla ti porta indietro nel tempo, come quando proviamo a fare quei test in cui ci chiedono a quale epoca saremmo voluti appartenere.
È la Sidney degli anni 50, una Sidney in cui le donne avevano ancora pochi diritti, lasciavano presto la scuola, lavoravano in attesa di un matrimonio e di una casa da accudire. Ma tutte avevano da sempre la stessa passione: abiti, moda, spensieratezza, voglia di farcela.
Lesly, Patty, Fay e Magda sono le protagoniste di questo sofisticato romanzo. Sono donne come tante, che hanno in comune il posto di lavoro presso i grandi e prestigiosi magazzini Goode’s. Non condividono nulla se non varcare ogni mattina le porte di cristallo del loro settore, indossare il formale abito nero e mettersi al servizio delle più altolocate signore australiane.
“Patty, Fay e Miss Jacobs (il cui nome di battesimo era un segreto per tutti) arrivavano all’ingresso per i dipendenti di Goode’s alle nove meno venti del mattino, se non che Fay di tanto in tanto era in ritardo e non faceva niente per nasconderlo, in disordine e impaurita com’era. Salivano con l’ascensore apposito in cima all’edificio, dove si trovavano i locali destinati ai dipendenti e all’amministrazione, e si dirigevano verso lo spogliatoio, oltre la contabilità, per indossare i grembiuli neri appesi agli armadietti dove li avevano lasciati la sera prima dopo essersi cambiate per andare a casa”.
Ma è proprio qui, tra una prova d’abito e un’altra, che Madeleine St John da voce a quelli che in realtà sono i desideri e le paure di quelle donne così normali. Il bisogno di attenzioni di Patty o le scelte sbagliate di Fay, i sogni della giovane Lesley o il coraggio del bellissimo personaggio di Magda.
Il tutto all’interno di un mondo lontano e nostalgico che grazie alla scrittura perfetta di Madeleine St John riusciamo perfettamente a sentire come vivo e nostro. I dettagli, i tessuti, i colori dei tramonti australiani sono scritti in quelle pagine con una maestria da farli sembrare reali.
La vera perla di questo romanzo è senza dubbio la scrittura della St John che ci regala un racconto divertente e ironico che vuol far pensare e riflettere sulla forza e sull’imperfezione dell’essere donna. Sebbene la sua prima pubblicazione risale al 1993 la penna di Madeleine St John (unica donna australiana ad essere candidata al Man Booker Prize) risulta ancora viva e moderna, aprendo una finestra sull’animo umano femminile e non sorprende se qualcuno ha osato definire la scrittrice la Jane Austen dei tempi moderni.
Sì, consigliato!