Intervista a Ciro Marino
La mattina del 14 Ottobre 1920 il Partito Socialista intese festeggiare la propria vittoria elettorale organizzando un corteo con le bandiere rosse e la banda musicale. Il corteo, finito il secondo giro per le vie del paese, sostò in Piazza dei Martiri deciso a inalberare la bandiera rossa, simbolo della vittoria su uno dei balconi del Municipio.
I manifestanti trovarono l’opposizione di un ingente schieramento formato da 40 carabinieri, 82 soldati e un centinaio di sconsigliati fascisti che, sentendosi adeguatamente spalleggiati, misero in atto provocazioni e invettive.
Dopo pochi secondi 13 cittadini restarono uccisi. Sono passati 86 anni dall’eccidio a San Giovanni Rotondo.
La Città vuole così ricordare questo tragico evento attraverso un’importante iniziativa dal titolo: “L’ECCIDIO DEL 14 OTTOBRE 1920 – INTERVISTE IMPOSSIBILI – LIBRO, DIPINTI E VIDEO/DOCUMENTARIO di CIRO MARINO.
L’evento è previsto alle ore 18 venerdì 20 ottobre presso il chiostro comunale di Palazzo Città in Piazza dei Martiri.
Saranno presenti il sindaco, dott.Salvatore Mangiacotti, l’On. Raffaele Mascolo, l’On. Michele Galante e il Prof. Bruno Gorgoglione.
L’invito è rivolto in special modo agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, occasione di conoscenza, di riflessione, di meditazione e di dibattito sul tragico evento storico.
La mostra è sussidiata da un catalogo/libro che analizza le vicende socio-politiche-storiche dai primi anni del 1900 fino alla dettagliata e documentata narrazione del barbaro ECCIDIO che costò la vita a tredici concittadini e ad un militare della forza pubblica.
Sangiovannirotondonet.it ha intervistato Ciro Marino.
Il 20 ottobre verrà presentato ufficialmente l’evento “L’ECCIDIO DEL 14 OTTOBRE 1920- INTERVISTE IMPOSSIBILI” attraverso un libro, dipinti e un video-documentario. Come e da chi è nata l’idea di raccontare un “pezzo di storia” che ci appartiene?
“Il tarlo che rode dentro”. Fin da bambino ho sentito e risentito il racconto del tragico evento. Una storia con un terribile finale: i mostri mangiano tutto e restano impuniti. Ho raccolto le “immagini”, le ho documentate, le propongo.
Perché gli studenti come spettatori principali?
Loro hanno l’aggravio di una Storia tormentata e hanno l’enorme ònere di un Futuro diverso, pensato, meditato, corretto.
Come sono stati concepiti i dipinti?
Con immediatezza. Quasi “fumettati”. Mi importava l’essenza.
Quanto tempo ha richiesto questo lavoro?
Teoricamente, gran parte della mia vita. Praticamente, un paio d’anni, compreso il video-DVD e la raccolta della documentazione scritta.
Quale messaggio chiaro si vuole lanciare?
Il potere: una grossa fregatura.
Quale il seguito della serata di presentazione del 20? Il libro, i dipinti e il video verranno presentati in altre occasioni o contesti?
Se questo mio sforzo artistico determinerà un “CAMBIOROTTA”…. allora farò faville.