«Redigiamo insieme alla città il Piano Energetico, no all’eolico selvaggio»
E’ stato questo il «life motiv» dell’incontro pubblico tenutosi nei giorni scorsi presso la biblioteca comunale «Michele Lecce». Ad organizzarlo il locale circolo di Legambiente che da tempo sta ponendo il quesito sulla opportunità di installare impianti di pale eoliche nel territorio comunale e in quello garganico. Al dibattito sono intervenuti il coordinatore del Gargano di Legambiente, Franco Salcuni, Tonino Soldo per la segreteria regionale, Gennaro Tedesco per il circolo locale, l’assessore comunale ai lavori pubblici Antonio Urbano ed il sindaco di San Marco in Lamis Michelangelo Lombardi.
Il rappresentante regionale di Legambiente Tonino Soldo ha riportato l’importante vicenda del sub-appennino dauno ove la presenza delle pale ha ormai compromesso totalmente il territorio con il benestare – a suo parere – delle amministrazioni locali che hanno svenduto il territorio per pochi soldi e con pochi benefici per la collettività locale; azioni, queste, che Soldo ha invitato a scongiurare per il territorio garganico.
Gennaro Tedesco, rappresentante Legambiente di San Giovanni Rotondo, ha suggerito di iniziare a pensare ad un piano energetico comunale chiaro e condiviso con la città, facendo rilevare l’incomprensibilità che sul territorio comunale ci possano essere ormai da anni anemometri che misurano la potenza del vento e che non ci sia mai stata una dichiarazione di intenti dell’amministrazione. Ed ancora, Tedesco ha sottolineato quanto sia indispensabile indirizzare il piano energetico concentrandosi su altre forme di produzione di energia pulita come il fotovoltaico diffuso e il risparmio energetico.
Franco Salcuni, per la segreteria garganica, nel suo intervento ha ribadito che il modello di riferimento non deve essere il sub-appennino; occorre – ha spiegato – una pianificazione per l’intero Gargano con priorità per inserimenti di pale eoliche con basso impatto e preferibilmente gestite dalle stesse amministrazioni con un beneficio immediato per le popolazioni locali nell’ottica di abbassare le emissioni di «Co2» come previsto dal Protocollo di Kyoto.
Dal suo canto, invece, la scelta del sindaco di San Marco in Lamis Michelangelo Lombardi di approvare in consiglio comunale la delibera che autorizza 15 pale eoliche sul proprio territorio è stata dettata dalla necessità – ha dichiarato – di risanare il bilancio comunale e nello stesso tempo di favorire nuove forme di produzione di energie alternative.
La posizione, in conclusione, dell’amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo si evolverà in tempi lunghi e si allineerà alle indicazioni del Piano Energetico Regionale che prevede la redazione di un Piano di Inserimento per l’Eolico; tuttavia, ha assicurato l’assessore Antonio Urbano, i vincoli paesaggistici del territorio escludono buona parte di quello.
Molti interventi – è da rilevare – del pubblico hanno sottolineato le preoccupazioni sollevate da Legambiente, condividendo il giusto e ponderato inserimento delle pale eoliche e soprattutto la necessità di non compromettere ulteriormente un territorio violentato e già abbondantemente sfruttato.
g.p.