“Non polemiche ma doverose precisazioni all’assessore Carriera”
Non avremmo voluto replicare all’intervento dell’Assessore Carriera, perchè è comprensibile che difenda le proprie posizioni, ma nell’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, relativo al 40% di rifiuti differenziati, non c’è l’esplicito riferimento al solo centro storico!
Sarebbe stato più opportuno da parte nostra un “no comment”, ma l’impegno “mediatico” dimostrato dall’Assessore ci induce ad approfondire l’argomento.
Capiamo, perché notorio, che la raccolta differenziata in tutta la Capitanata è praticata male, esiste un certo lassismo generalizzato e manca la reale volontà per esercitarla.
Il problema non si risolve con la sola delega agli addenti e tantomeno istituendo uno stato di polizia, ma solo con la partecipazione di tutti, in special modo con atti che dovrebbero essere di competenza anche delle forze politiche di opposizione, che “se ancora ci sono” farebbero bene a “battere un colpo”.
Una regola che vale per ogni attività di gruppo, oltre alla disinteressata volontà partecipativa, è quella di essere esplicitamente chiara e comprensibile: le varie fasi del processo vanno definite ed esemplificate, sintetizzate e rese note, per attivare il sistema dei controlli incrociati.
La stragrande maggioranza dei cittadini crede nella raccolta differenziata, a modo suo la pratica con impegno, bisogna che il ciclo si affini e si completi: bisogna classificare meglio il rifiuto per conferirlo così come richiesto nel luogo idoneo alla sua trasformazione, il cittadino deve sapere dove e come viene riutilizzato.
Dai volumi dei rifiuti sparsi dappertutto, dai quantitativi delle varie differenziazioni, vetro, plastica, carta e organico, si evince chiaramente che le percentuali tra indifferenziata e per così dire “mal-differenziata” quantomeno si equivalgono.
Come mai, nonostante ciò, otre l’ 85% si conferisce ancora in discarica?
Associazione Legambiente, San Giovanni Rotondo