L’ex presidente è stato punto di riferimento per la cultura ambientalista a San Giovanni Rotondo
A quasi due mesi dalla sua scomparsa, nella mattina di sabato 6 febbraio, Legambiente ha ricordato l’impegno sociale e lo spirito ambientalista di Leonardo Gravina, per anni presidente del circolo “Lo Sperone”.
La breve ma intensa cerimonia si è svolta, nel rispetto delle norme anticovid, in piazza Don Bosco, nei pressi della sede cittadina di Legambiente, alla presenza dei familiari, del presidente e dei soci dell’Associazione ambientalista, che per l’occasione hanno omaggiato l’amico e compagno in tante battaglie in difesa dell’ambiente con un toccante messaggio commemorativo.
Il presidente Gravina, per anni punto di riferimento per la cultura ambientalista a San Giovanni Rotondo, ha lasciato al Circolo e alla Città una profonda eredità intellettuale fatta di competenza, passione e ideali sempre al servizio dell’ambiente.
Le comunità si possono vivere senza lasciare nessuna traccia, si può assorbire da esse, come spugne, il lato positivo dello stare insieme. E poi, invece, si può contribuire in varie forme ad esserne la linfa vitale.
Non è facile ricordare un uomo, un amico, un compagno di tante battaglie. Leonardo Gravina, il nostro Nardino, è stato tutto questo. È stato innanzitutto il presidente di Legambiente e tra i fondatori, con tante donne e uomini sensibili di questa nostra comunità. Il suo essere un educatore ha amplificato il suo operato legambientino, dalla scuola alla società, attraverso la nostra, la sua, associazione. Sempre avanti, progressista nei fatti più che ideologicamente, concretamente e cocciutamente, come era il suo carattere. Sempre disponibile a trasformare le chiacchiere del suo amato corso in azione sociale, politica.
Alcuni uomini dovrebbero essere senza tempo, e forse lo sono. Quello che siamo oggi lo dobbiamo a tante riflessioni che uomini come Nardino hanno fatto nel corso della loro vita, del loro passaggio su questa amata terra: quello che siamo noi oggi è il frutto di una eredità importante di cui siamo custodi. Sentiamo questa forte responsabilità e questa eredità impegnativa. L’insegnamento più grande che ci ha donato è stata quella sua capacità di osservare con intelligenza e ironia, le cose e la quotidianità della nostra comunità. E queste sue doti hanno un senso se condivise, se diventano patrimonio di tutta la Comunità, patrimonio collettivo.
Lo vogliamo ricordare con il suo sorriso intenso, con il suo sguardo sincero e qualche volta pensieroso, mai triste, che trasmetteva speranza e capace di collaborare con le più giovani leve e tuttavia non era disponibile a barattare principi in nome di incoerenze e finte innovazioni.
Prima di essere ambientalista, professore, era una persona buona e perbene. Ci ha donato l’esempio, l’amore per la sua amata città, il dedicarsi all’ambiente come principio di vita eterna.
Grazie di tutto, non ti dimenticheremo.
Legambiente
Circolo Lo Sperone