Possibile San Giovanni Rotondo: inaccettabile la fiducia posta dal Governo
La decisione del governo Gentiloni di porre la fiducia sulla legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, è un fatto gravissimo che evidenzia l’incapacità della politica di trovare un accordo che, senza furbizie e sotterfugi, consenta ai cittadini di eleggere liberamente i propri rappresentanti.
Questa scelta inaccettabile impedisce infatti il confronto e delegittima ulteriormente il Parlamento, alimentando la già scarsa fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
In un tempo in cui la rappresentanza politica è in profonda crisi, come dimostra la percentuale sempre più alta dell’astensionismo, porre la fiducia sulla legge elettorale evidenzia in modo inequivocabile la volontà delle forze politiche di autotutelarsi a discapito dei diritti dei cittadini.
A ciò si aggiunga che la legge in “discussione” al Parlamento presenta evidenti profili di incostituzionalità come già avvenne per l’Italicum, a sua volta votato a colpi di fiducia e poi profondamente modificato dalla Corte Costituzionale.
Sono molti infatti gli elementi della legge che stridono ad un vaglio di democraticità: il sistema delle coalizioni, le candidature plurime, le liste civetta…
Una pessima legge quindi, imposta con un pessimo metodo anche grazie ad un’interpretazione distorta del regolamento della Camera dei deputati.
Tale regolamento infatti sancisce il divieto di porre la fiducia su tutti gli argomenti per i quali si prescrivono votazioni per scrutinio segreto che avvengono, su richiesta, anche per le leggi elettorali.
La scelta della fiducia infine non è stata dettata dalla necessità di superare un forte ostruzionismo da parte delle opposizioni non favorevoli al testo in discussione, come testimoniato dall’esiguo numero di emendamenti presentati per l’esame in aula e dalla velocità seguita da questo stesso iter legislativo da quando la maggioranza ha deciso di riprendere l’esame della legge elettorale.
Perché si è allora giunti alla fiducia? Evidentemente per imbavagliare l’opposizione interna all’accordo con Forza Italia, Lega Nord e partito di Alfano sul testo elettorale fin qui elaborato ed evitare nuovi “intralci” costituiti dall’approvazione di emendamenti a scrutinio segreto.
Possibile San Giovanni Rotondo