"Il PD candida collusi, esclude Lumia e aggredisce chi fa le domande!"
"Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia condannato a morte da Cosa Nostra?" E’ una domanda che non piace al Pd!
4 marzo 2008
La Casa della Legalità con l’Ufficio di Presidenza si è recata oggi in Piazza Matteotti a Genova per denunciare e contestare le candidature del PD. Nelle liste dei candidati, infatti, si ritrovano personaggi le cui collusioni con Cosa Nostra sono state accertate inequivocabilmente – come nel caso, ad esempio di Vladimiro Crisafulli – o persone indagate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria per le contiguità con la ‘ndrangheta – come Maria Grazia Laganà- (queste per sale solo due esempi tra i tanti purtroppo possibili). In quelle stesse liste è stato invece escluso Beppe Lumia, vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, condannato a morte da Cosa Nostra, da sempre impegnato nel contrasto alle mafie, nel sostegno ai reparti investigativi, alle vittime ed a chi denuncia.
Non crediamo infatti accettabile che i collusi, conniventi e indagati siano candidati, mentre chi combatte la mafia trovi esclusione ed isolamento! Crediamo giusto che i cittadini sappiano quello che sta succedendo, che siano informati di chi sono i candidati e gli esclusi!
Abbiamo distribuito a quasi tutti i presenti in piazza il volantino "vergognatevi" (si riporta il link in coda) in cui si denunciava questa inquietante scelta di campo contro l’Antimafia. Molti erano sconcertati, altri (pochi) ci hanno tacciato di essere "berlusconiani" (sic!). Peccato che a candidare i mafiosi e amici dei mafiosi siano tanto il PdL con Berlusconi quanto il Pd con Veltroni!
Durante il comizio di Veltroni non giungeva risposta e quando il leader del PD ha sottolineato che "loro hanno il coraggio di fare delle scelte e che le scelte che loro fanno sono dettate dalle esigenze del Paese", allora, abbiamo urlato: "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia?". Lo abbiamo urlato più volte mentre alcuni del servizio d’ordine che volevano allontanarci (a forza) dalla piazza perché "maleducati", sono stati fermati da Roberto Adorno, dirigente locale del Pd, che ci proponeva di fare un incontro con Veltroni al termine della manifestazione per avere un chiarimento ed a cui abbiamo risposto: non vogliamo un incontro riservato, la risposta non la deve a noi, ma ai cittadini; è a loro che deve spiegare perchè candida Crisafulli e non candida Lumia. Abbiamo aspettato inutilmente la fine del comizio per sentire cosa diceva dal palco, ma una risposta non è giunta, il comizio si è concluso con l’invito a "divertirsi tutti insieme".
Siamo andati allora in Piazza De Ferrari, dove erano parcheggiati i pullman del tour. Lì, quando Veltroni è uscito da Palazzo Ducale abbiamo urlato nuovamente la domanda: "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia condannato a morte da Cosa Nostra?", lo abbiamo fatto più volte mentre il servizio d’ordine si stringeva attorno a Veltroni spingendolo velocemente verso l’entrata del pullman (quasi fossimo dei "terroristi") e mentre Giuseppe Morabito (di Africo ma a Genova da quando aveva 15 anni), già dirigente ed "eletto" diessino, provava a tappare la bocca, per ben due volte, al Presidente della Casa della Legalità, per farlo tacere e per passare quindi a spinte e strattoni, per cercare di farlo cadere. Fortunatamente sono intervenuti gli agenti della Digos e lo hanno fermato. A quel punto abbiamo mostrato a chi era intorno il libro "I Complici – tutti gli uomini di Provenzano da Corleone al Parlamento" di Lirio Abbate e Peter Gomez, dove vi è la ricostruzione completa di chi è Vladimiro Crisafulli, il candidato del Pd… mentre Beppe Lumia, come anche – di nuovo – Nando Dalla Chiesa, uomini simbolo della lotta alla mafia, sono stati messi fuori dalla porta!
La risposta alla domanda "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia condannato a morte da Cosa Nostra?" non è giunta, Veltroni è ripartito… davvero complimenti!
L’Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza – S.Castiglion – E.D’Agostino
casadellalegalita.org
ma non finisce fortunatamente qui… probabilmente la visibilità data anche dal blog di Beppe Grillo alla vicenda ed all’uomo Beppe Lumia, ha fatto riflettere Veltroni…
6 marzo 2008
Lumia è candidato!!! Veltroni ha dovuto cedere
Dopo la ribellione contro quella vile e inquietante esclusione che ha mobilitato tutto il movimento antimafia. Dopo la contestazione a Genova e quelle che si stavano alzando a Bologna e nelle successive tappe del tour di Veltroni, passando per tutta la Sicilia, dopo che Beppe Grillo ha informato i cittadini su quanto accadeva… il Pd – che ancora ieri dichiarava "le liste sono chiuse" – ha dovuto fare retromarcia, Veltroni ha dovuto cedere!!!
Non dicano di non essere stati capiti, non dicano di essere stati malinterpretati… l’hanno tentata e gli è andata male!
Siamo felici che Beppe Lumia sia stato candidato, siamo felici perché la sua presenza in Parlamento significa tutela e protezione per lui e quindi la prosecuzione del suo lavoro concreto (non a parole) contro le mafie, il suo sostegno certo a inquirenti ed agenti che operano in condizioni sempre più precarie, il sostegno sicuro per quanti denunciano le organizzazioni mafiose, per le vittime, per tutti coloro che non vogliono che esistano "santuari" intoccabili, dove si nascondono le connivenze e contiguità tra mafia-politica-massoneria-affari.
La "rete" della società civile – con i meetup degli Amici di Beppe Grillo in prima linea-, la forza dell’informazione sui fatti che Beppe Grillo con il suo blog promuove, la netta presa di posizione della Confindustria siciliana (che ha accolto l’appello che Alfredo Galasso lanciò di schierarsi apertamente e senza mezze misure contro la mafia e costituirsi parte civile nei processi), la coerenza come il rigore e la credibilità di Beppe Lumia, hanno vinto.
Ora dobbiamo andare avanti e far sì che non solo i condannati, ma anche coloro che hanno connivenze e contiguità con le organizzazioni mafiose – come "rivendicava" Paolo Borsellino – siano allontanati dalle liste, insieme ai prescritti, agli "assolti" per i cavilli degli azzeccagarbugli o per le leggi vergogna, agli indagati per mafia (e reati connessi), per corruzione e concussione, per i reati contro la pubblica amministrazione e lo Stato.
Un passo avanti è fatto, altri sono da compiere… non sarà facile, ma è chiaro che il futuro è solo nelle nostre mani e non è ancora scritto. Possiamo essere noi, cittadini e non sudditi, a scriverlo, basta volerlo, essere coerenti e quindi credibili, capaci ancora di indignarsi e arrabbiarsi, di sporcarsi le mani, di parlare e denunciare con nettezza e senza equilibrismi o compromessi.
casadellalegalita.org
L’offerta di Antonio Di Pietro
L’articolo del Corriere online